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Scuola, Fontana (M5S): luogo centrale per nuovo alfabeto ecologico

Roma, 8 apr - Portare nelle scuole italiane nuovi “alfabeti ecologici”, per fornire agli studenti di ogni ordine e grado non solo delle lezioni ma un vero nuovo paradigma culturale che contempli lo studio delle crisi ecologiche (e non solo di quella climatica) e a soprattutto delle cause profonde che le provocano: un primo passo verso una vera ecologia integrale. È il messaggio lanciato da insegnanti e genitori, già 600 a oggi tra cui l’Associazione per la decrescita, Teachers for future, Alas, la Rete Green School e molte altre, e declinato in una serie di iniziative in diverse scuole e in una lettera indirizzata al ministero dell’Istruzione. A portare le loro voci in Parlamento oggi è stata Ilaria Fontana, deputata M5S, ex sottosegretaria all’Ambiente, che ricorda come “noi al tempo abbiamo cercato di fare una cosa analoga con il piano di Generazione Scuola portato avanti dalla collega sottosegretaria Barbara Floridia: era proprio un patto tra generazioni, con l’obiettivo di portare equità intergenerazionale e di rigenerare attraverso le parole, attraverso la cultura, questo cambio di paradigma, Noi oggi abbiamo bisogno di un nuovo umanesimo che ci porti a questo cambio di paradigma e la scuola diventa un luogo centrale per affrontare questi cambiamenti che stiamo vivendo, e ripartire proprio dall'ambiente, da nuove parole, quindi da un nuovo alfabeto ecologico”. Nuovi alfabeti, spiega Fontana, “vuol dire nuove parole che poi cambiano la cultura. Io ho la l'onore di far parte di un movimento che ha tra le parole chiave l'ecologia integrale,Papa Francesco poi ha fatto scuola e oggi come non mai serve n approccio ecosistemico, un approccio a 360 ° in cui si parli di ecologia di tutti gli ambiti, non in maniera settoriale, ma dando un abbraccio collettivo, partendo anche dalle parole”. L’ex sottosegretaria non risparmia anche una critica all’attuale esecutivo: “Quello che dobbiamo far notare è che probabilmente ad aver bisogno di un alfabeto ambientale sia questa maggioranza di questo governo, quando purtroppo la parola ambiente viene vista solo come mero ideologismo e addirittura si nega il cambiamento climatico. Quindi ripartiamo assolutamente con un alfabeto ecologico, ma estendiamolo anche ai nostri governanti”.

(PO / sst - Sis)

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