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MO, GALLANT SFIDA IRAN:
PRONTI A RISPONDERE

MO, GALLANT SFIDA IRAN: <br>  PRONTI A RISPONDERE

Lo Stato maggiore dell’esercito israeliano stima che l'Iran sia determinato a rispondere entro pochi giorni all'uccisione di importanti membri dei pasdaran a Damasco: secondo il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, un che un attacco da parte dell'Iran dimostrerebbe d’altra parte le sue intenzioni di aggravare la situazione nella regione. Ma Israele guarda anche al confine libanese, temendo al contempo anche una offensiva di Hezbollah: L'esercito è in massima allerta: il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato con il Segretario della Difesa americano Lloyd Austin spiegandogli che "un attacco iraniano diretto richiederà un'adeguata risposta israeliana contro l'Iran".

Il coinvolgimento statunitense intanto non diminuisce e anzi prosegue su vari livelli: mentre Washington cerca la de-escalation con l’Iran, assicurando di non essere coinvolti nell’attacco aereo contro i suoi comandanti in Siria, le famiglie degli ostaggi isrealiani ancora nelle mani diHamas incontrano Hillary Clinton e le chiedono aiuto per riportarli a casa. Intanto gli alti comandanti dell'IDF si sono incontrati con le organizzazioni umanitarie per coordinare la consegna degli aiuti a Gaza. Sempre più spaccata la società civile israeliana: centinaia di persone hanno manifestato in un raduno di destra chiedendo che l'Idf entri rapidamente a Rafah e per liberare gli ostaggi e riportare finalmente una "vittoria completa" nella guerra. A Tel Aviv, in contemporanea, altre centinaia di persone hanno protestato chiedendo un accordo sugli ostaggi e criticando il governo Netanyahu.

(Sis)

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