Il cambiamento climatico colpisce duramente coloro che sono esposti ad esso, soprattutto i meno abbienti. Questa disparità si riflette anche tra le classi sociali all'interno dei singoli stati. Secondo i dati presentati da Openpolis, nel 2019 il 10% più ricco della popolazione mondiale era responsabile del 48% delle emissioni totali, evidenziando un ampliamento del divario globale delle emissioni. In Europa, sebbene le differenze siano meno marcate, le emissioni della fascia più ricca sono in aumento in molti paesi. Per restare entro il limite di +2 gradi Celsius stabilito dall'accordo di Parigi, le emissioni globali pro-capite dovrebbero limitarsi a 3,4 tonnellate di anidride carbonica, ma attualmente sono il doppio. Il 10% più ricco della popolazione mondiale è responsabile della metà di tutte le emissioni, mentre il 50% più povero contribuisce solo per il 12%. L'1% più abbiente è responsabile del 17% delle emissioni totali, con oltre 700 volte le emissioni necessarie per mantenere l'aumento della temperatura al di sotto dei 2 gradi. (sem)