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MATTARELLA ALLA UE:
ORA RIFORME CORAGGIOSE

 MATTARELLA ALLA UE: <br> ORA RIFORME CORAGGIOSE

Esattamente 20 anni fa, nel 2004, l'Unione Europea compiva il suo più grande allargamento, che vide l'adesione praticamente in contemporanea di Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Cipro e Malta. Proprio dalla Slovenia, oggi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella manda segnali importante alla Ue di oggi, e soprattutto a quella di domani, chiedendo "riforme coraggiose" e un "completamento del progetto europeo", sia in termini di struttura che di nuovo allargamento.  Rispetto a quella fase del 2004, che avvicinò l'Europa anche a una vera e propria Costituzione, poi abortita per mancanza di unanimità, "occorre oggi uno spirito costruttivo di fronte alle sfide e alle minacce che abbiamo di fronte a noi" spiega Mattarella: "Alcuni paesi si trovano al confine con la terribile guerra scaturita dall'invasione russa dell'Ucraina che ha ignorato ogni regola del diritto internazionale. La condizione di quei Paesi sarebbe ben diversa se non fossero parte di quell'Unione: qui si coglie bene il senso di quella scelta, perché la storia presenta sempre il conto prima o poi".

Ma quello che avverte oggi è "l'urgenza del completamento del progetto europeo, oggi più che mai imprescindibile soprattutto per i Balcani Occidentali, che aspettano da oltre 20 anni e non è possibile che si indugi ulteriormente".  Fondamentali saranno, per il Capo dello Stato, le elezioni del prossimo 8 e 9 giugno quando "400 milioni di cittadini europeo saranno chiamati al voto, un grande esercizio di democrazia: mi auguro una grande partecipazione al voto, perché in questo modo i cittadini sono protagonisti. Sarà compito poi delle istituzioni adoperarsi perché l'Unione sia protagonista: non possiamo rimanere in una condizione in cui l'Europa e i suoi paesi membri sono in realtà sovente spettatori di quanto avviene nella comunità internazionale di fronte a eventi di subiamo le conseguenze, questo richiede riforme coraggiose che pertengono alla prossima legislatura".

(Sis)

 

 

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