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direttore Paolo Pagliaro

L’enigma
del Pnrr

L’enigma <br> del Pnrr

di Paolo Pagliaro

Non è facile capire a che punto siamo con il Pnrr. E’ “un rebus avvolto in un mistero che sta dentro un enigma” aveva detto Stefano Firpo, direttore di Assonime, riprendendo il giudizio di Churchill sulla Russia.
La comunicazione sull’andamento del Piano procede a due velocità: esauriente per quanto riguarda i dati aggregati, assai lacunosa, per non dire assente, sullo stato di avanzamento dei singoli progetti.
Un esempio di buona comunicazione sui dati macro è il Rapporto del servizio studi della Camera che due volte l’anno fa il punto sullo stato delle opere strategiche. Nell’ultimo dossier – realizzato con il Cresme e l’Anac – sta scritto che i lavori in corso grazie al Pnrr ammontano a 39 miliardi (l’81% del totale previsto) ai quali si aggiungono quasi 6 miliardi di opere contrattualizzate. Ma il valore dei lavori conclusi non supera i 37 milioni.
Nonostante alcuni passi in avanti avvenuti negli ultimi mesi, non è ancora possibile conoscere nel dettaglio la spesa già sostenuta per ogni singolo progetto finanziato. E dunque non si sa quale sia il reale grado di realizzazione delle diverse opere. Per questa ragione la Fondazione Openpolis ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti, nella speranza che questa volta il governo risponda. Secondo Openpolis non pubblicare i dati di dettaglio è una scelta politica per coprire ritardi e occultare responsabilità.
Il regista del Pnrr è il ministro Raffaele Fitto, che sta per trasferirsi da Roma a Bruxelles: un gesto di trasparenza potrebbe essere il suo lascito politico.

(© 9Colonne - citare la fonte)