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Nell’operazione Albania l’umanità che non trovi

Nell’operazione Albania l’umanità che non trovi

di Vittorino Beifiori

Una direttiva, emanata dalla Corte di Giustizia Europea ( 32/2013 art. 37) e quindi vincolante per tutti gli Stati aderenti, è stata applicata da una giudice, con conseguente annullamento dell'operazione Albania del Governo italiano. Il finimondo seguito ha evidenziato la scarsa, tendente al nulla, cultura democratica e civica di molti esponenti delle Istituzioni. Dal ministro della giustizia che definisce abnorme la sentenza, alla seconda carica dello Stato, che denuncia la necessitá di riequilibrare i rapporti di  potere fra quello esecutivo e quello giudiziario.  Il comportamento da bar non è più il benchmark per significare atteggiamenti ed espressioni superficiali, assurde e pericolose: sembrano esserlo diventate alcune sedi istituzionali.
É vero che non esiste più il controllo del linguaggio: nello stesso sport si usano espressioni quali "in campo bisogna essere più cattivi"-" occorre far male"... per indicare l'estremo impegno agonistico. Ma dalle Istituzioni occorre il buon esempio, anche per rispetto alla Costituzione, art. 54,  che parla espressamente di "adempiere le funzioni con disciplina e onore".
Ma il nostro esecutivo non vuole intralci: bloccata la deportazione verso l'Albania con una nave da guerra, con ingenti spese e un equipaggio tre volte superiore ai "pericolosi" 16 Migranti, fra i quali  due minorenni e due malati, si é immediatamente corso ai ripari, elaborando un decreto legge, per perseguire ostinatamente e immediatamente il progetto. Sembra che non ci siano altre priorità in Italia oltre ai Clandestini, creati fra l'altro soprattutto dalla legge Bossi-Fini, dai Decreti sicurezza del Capitano e dalla non politica immigratoria dell'attuale governo. Impressiona l'assoluta mancanza di umanità dell'esecutivo, sostenuto e coperto scandalosamente anche da cattolici senza alcun pudore. E che hanno scordato il vecchio ammonimento del profeta Osea (c.8,7):      "Quia seminabunt ventum et turbinem metent" (Avendo seminato vento/odio, raccoglieranno tempesta).

(© 9Colonne - citare la fonte)