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Brasile: mostra itinerante del Mei per i 150 anni dell’emigrazione italiana

Brasile: mostra itinerante del Mei per i 150 anni dell’emigrazione italiana

È approdato in Brasile il progetto “A busca da nova terra”, mostra itinerante creata dal Museo dell’Emigrazione Italiana di Genova e giunta via nave dall’Italia in occasione del 150º anniversario dell’emigrazione italiana in Brasile. La proposta comprende in realtà quattro mostre concomitanti: Una veranda sul Brasile, realizzata in collaborazione con il Museo dell’Immigrazione di San Paolo e curata da Alessandra Almeida e Pierangelo Campodonico; Giuseppe Garibaldi e Anita Ribeiro da Silva, tra Brasile e Italia, dell’Associazione Casa America e curata dalla dottoressa Raffaella Ponte; La partecipazione italiana nel movimento sindacale brasiliano, dell’Unione Italiani nel Mondo, curata dall’onorevole Fabio Porta; e Le bibliotechine di bordo, dell’Associazione Dante Alighieri di Napoli, curata da Giulia De Castro. La mostra è stata allestita inizialmente sulla Costa Diadema nel dicembre 2024, nel contesto del progetto Crociera delle Radici, realizzato in collaborazione con Costa Crociere. È giunta in Brasile nel mese di giugno ed è stata inaugurata ufficialmente a San Paolo, per poi fare tappa a Espírito Santo do Pinhal presso il Palácio do Café. L’ultima esposizione è prevista per agosto a Poços de Caldas, nello stato di Minas Gerais. “Nello Stato di San Paolo e Minas Gerais si concentrano le prime famiglie. Sono aree geografiche dominate dalla coltivazione e lavorazione del caffè. Molti emigranti sostituirono lo schiavismo in Brasile, prendendo i lavori che fino ad allora erano riservati agli schiavi neri. La mostra vuole ripercorrere il cammino dell’emigrazione italiana in Brasile”, spiega a 9Colonne Fabio Niosi, Ambasciatore del Museo dell’Emigrazione Italiana di Genova in Brasile e curatore generale della mostra.
“La mostra, sia a San Paolo che a Espírito Santo do Pinhal, sta avendo un grande riscontro. Scolaresche, associazioni e tantissimi oriundi. L’idea è portare, attraverso il cammino degli emigranti italiani, la loro storia in città meno famose, ma spesso con percentuali di discendenti italiani che superano il 60%. Tenere viva l’appartenenza all’italianità è il più importante degli obiettivi”, aggiunge Niosi. La figura dell’ambasciatore MEI, ricoperta da Niosi, evidenzia il forte legame esistente tra Italia e Brasile e le potenzialità di cooperazione attorno alla memoria dell’emigrazione. “Tutte queste iniziative nascono effettivamente dall’accordo che esiste tra il MEI di Genova e il Museo dell’Immigrazione di San Paolo. Questo legame tra i due musei ha portato alla creazione di questa figura dell’ambasciatore MEI in Brasile, che crediamo sia importantissima. Si tratta di una persona che può parlare di storia, di arte, di cultura italiana attraverso l’emigrazione”, conclude Niosi. I prossimi passi del MEI in Brasile sono previsti per il 2026, quando sarà allestita una “camera visiva” con un museo itinerante, che attraverserà il paese per diffondere la storia e la testimonianza della presenza italiana anche in altri stati. (fel – 24 lug)

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