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Fvg, storie di emigrazione in mostra

 Fvg, storie di emigrazione in mostra

I sogni e i drammi di chi partiva, senza sapere se e quando sarebbe tornato, le difficoltà di vivere in terra straniera, ma anche la voglia di trasformare la lontananza in un'opportunità di aggregazione rafforzando le radici collettive.

 Emozioni e sentimenti comuni tra gli emigranti del secolo scorso, che rivivono grazie alle poesie e alle foto di Renato Appi, oggetto di una mostra allestita in Consiglio regionale a Trieste.

 

"Quello dell'emigrazione è un tema che mi sta particolarmente a cuore - ha esordito il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, alla cerimonia di inaugurazione che si è tenuta ieri -. Anche oggi molti giovani lasciano il Fvg per andare all'estero, ma in condizioni diverse. Nel secolo scorso c'era un'emigrazione di sofferenza, senza certezze, verso Paesi in cui le condizioni di vita erano difficili. I nostri emigrati hanno saputo conservare anche all'estero gli ideali della nostra terra e della nostra cultura".

 

"Storie che è importante non dimenticare", ha aggiunto Bordin, ringraziando chi, ancora oggi, lavora per mantenere vivi i rapporti con i corregionali nel mondo.

 

"Malta madòns e co pous torni" è il titolo della mostra, promossa dal Gruppo cordenonese del Ciavedal, in collaborazione con l'Ente Friuli nel mondo, e giunta in Consiglio regionale grazie a un'iniziativa dei consiglieri Marco Putto e Lucia Buna.

 

"Poeta, drammaturgo, ricercatore di tradizioni e cultura friulana, Appi è stato custode di uno scorcio d'epoca che poteva andare perduto - ha sottolineato Putto -. Un lascito importante il suo, da tramandare alle giovani generazioni".

 

"Ognuno di noi ha, tra i propri nonni o bisnonni, qualcuno che è emigrato all'estero - ha aggiunto Buna -. Le foto, le poesie che vediamo in questa mostra raccontano un vissuto comune in tante famiglie, invitano a fermarsi e a riflettere".

 

Raccontano storie di fatica, ma anche di successi. I due volti dell'emigrazione friulana, come sottolineato dal presidente del Ciavedal, Raffaele Cadamuro, che ha ringraziato il Consiglio regionale per l'ospitalità e il supporto alle tante iniziative del gruppo cordenonese, fondato da Renato Appi nel 1975, esattamente 50 anni fa.

 

All'inaugurazione hanno portato il loro saluto anche l'assessore alla Cultura del Comune di Cordenons, Loris Zancai, e il presidente dell'Ente Friuli nel Mondo, Franco Iacop.

(red /25 lug)

(© 9Colonne - citare la fonte)