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STEFANINI: COSI’ TRUMP
SPINGE MODI DA XI

STEFANINI: COSI’ TRUMP <BR> SPINGE MODI DA XI

La politica incerta e burrascosa tenuta da Donald Trump, in particolare nei confronti dei suoi alleati europei e asiatici, è il sintomo di una riconfigurazione generale dei rapporti di forza mondiali. A sostenerlo in un’intervista al Quotidiano Nazionale è l’ambasciatore Stefano Stefanini, secondo il quale ci troviamo davanti a uno scontro per la ridefinizione dell'ordine globale tra gli Stati Uniti da una parte, Russia e Cina dall'altra. Secondo Stefanini, senior advisor dell'Ispi, in passato rappresentante permanente dell'Italia alla Nato e consigliere diplomatico del presidente Giorgio Napolitano, “La supremazia occidentale e americana non è più quella che è stata per decenni. Nato e Ue sono più deboli. Discorso diverso se pensiamo alle Nazioni unite. Paesi come la Cina e l'India sono dei grandi sostenitori dell'Onu. Il segretario generale era all'incontro della Sco. Il sistema dell'Onu, seppur complesso e farraginoso, ha avuto la funzione di imbrigliare le grandi potenze. Oggi le grandi potenze non accettano più queste regole. In realtà né Xi né Putin dicono in che cosa consiste questo nuovo ordine internazionale. Credo che non sarebbe molto diverso dal sistema onusiano, ma con più forza alle maggioranze dell'assemblea generale”. Narendra Modi è andato al summit economico di Shangai ma non alla parata militare di Pechino. Un messaggio chiaro. I paesi occidentali dovrebbero cercare di recuperare l'India? “Assolutamente sì. L'India non vuole alleanze strette in politica estera, preferisce avere più di una sponda. Il suo principale rivale è la Cina con la quale ci sono stati diversi scontri alle frontiere. Questo ha spostato l'India nel versante degli Usa. Finora per Washington la strategia di contenimento della Cina ha avuto come perno l'India, che è infatti uno dei paesi del Quad, la cooperazione strategica informale che riunisce anche Australia, Giappone e Usa. Ora però i dazi al 50% sull'India spostano Modi dall'altra parte. Spingere Modi nelle braccia di Xi è un grosso errore strategico di Trump”. (5 set - deg)

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