Tel Aviv - Un monolito di 12 metri di lunghezza, adagiato sul fondo del mare a circa 40 metri di profondità, è stato trovato dai sub nella zona del Canale di Sicilia grazie agli indizi raccolti dai geologi dell’Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale) di Trieste. Il ritrovamento di questo grosso blocco di pietra lavorato, che presenta fori regolari su alcuni dei suoi lati e un foro che lo attraversa per intero in una sua estremità, testimonia la presenza di antiche popolazioni in questo lembo del Mediterraneo, circa 9500 anni fa, quando il livello globale del mare era più basso di oltre 40 metri. Il sito identificato nel Canale di Sicilia è uno dei siti sommersi più antichi finora conosciuti, di età Mesolitica, coevo alle strutture di Göbekli Tepe in Turchia, il primo esempio noto di tempio in pietra. Grazie agli studi guidati dall’Ogs, con la collaborazione dell’Università di Tel Aviv, dell’Arma dei Carabinieri e di un gruppo di sub professionisti della Global Underwater Explorers, è stato possibile ricostruire la storia del suo insediamento umano. (9colonne)
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