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7 Maggio 202512:50:42

Destra e sinistra
divise dalle tasse

Destra e sinistra <br> divise dalle tasse

di Paolo Pagliaro

Se c’è un tema su cui destra e sinistra hanno ancora idee nettamente diverse, questo è il tema delle tasse. Un uomo sicuramente di parte, ma intellettualmente onesto, come Vincenzo Visco ha provato a riassumere questa differenza in un intervento apparso una decina di giorni fa su Repubblica.

Riassumendo il riassunto, possiamo dire che secondo l’ex ministro delle Finanze la contrapposizione riguarda la funzione pubblica nell'economia, e quindi soprattutto lo Stato sociale: la sinistra ha promosso il welfare, lo sostiene e lo vuole finanziare, ritiene che debba essere gestito direttamente dallo Stato, e per questo servono le tasse. La destra è molto più tiepida: preferisce un welfare affidato al mercato col sostegno indiretto dello Stato: e dunque istruzione privata, sanità privata, fondi pensione.

La sinistra ritiene che una società coesa grazie al welfare sia più efficiente e produttiva per effetto della riduzione dei rischi individuali. La destra ritiene che se si riducono le tasse e la spesa si responsabilizzano gli individui che sono spinti a lavorare di più e meglio.

Per la sinistra occorre tassare più i ricchi che i poveri, più i patrimoni che i redditi, più i capitali che il lavoro, più il reddito che il consumo. La sinistra è storicamente favorevole all'imposta progressiva. Per la destra valgono principi opposti: occorre tassare di meno i redditi da capitale, i patrimoni e i profitti. La progressività delle imposte va eliminata a favore di imposte "piatte", cioè proporzionali.

La sinistra ritiene che lo Stato sociale, finanziato con le tasse, serva a ridurre le disuguaglianze; per la destra invece è prioritario agevolare l'attività economica, anche se così facendo aumentano le diseguaglianze; infatti se crescono i profitti, alla fine anche chi sta peggio ne trarrà beneficio.

Sia la sinistra sia la destra si dichiarano contro l’evasione fiscale. Ma poi c’è chi la combatte davvero – e Visco lo ha fatto – e chi pensa che l'evasione dei ricchi e delle grandi imprese, derubricata a “elusione” o “abuso del diritto”, meriti indulgenza. (30 settembre 2015)

(© 9Colonne - citare la fonte)