Caracas - Scenario desolante quello venezuelano anche in questo 2015 che volge al termine, con una criminalità sempre più pervasiva, violenta, incontrollabile. Dai 4.500 omicidi del lontano 1998 ai 21.692 del 2012, per arrivare ai 24.980 del 2014 (dati dell’Observatorio Venezolano de Violencia) con un tasso di 82 morti per centomila abitanti nella sola capitale, che sale a 118 per 100mila abitanti (secondo Business Insider) in tutto il paese, ponendolo al terzo posto nella non invidiabile classifica mondiale, dopo San Pedro Sula (Honduras) con 169 omicidi e Acapulco (Messico) con 143. Negli ultimi dieci anni, sono stati oltre novanta i nostri connazionali sequestrati in Venezuela, dato che include una trentina di italiani naturalizzati venezuelani. Nel corso del 2014, il fenomeno era lievemente diminuito grazie anche all’opera di sensibilizzazione con la comunità dei residenti svolta, in loco, da esperti delle nostre forze di sicurezza, con una missione, per conto dell’Unità di crisi del nostro ministero degli Esteri, che è terminata nell’aprile 2015. (9colonne)
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