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Il partito della nazione non è il Pd, ma il M5S

Il partito della nazione non è il Pd, ma il M5S

di Paolo Pagliaro

Pd e 5 Stelle si stanno preparando alla volata che prima o poi dovrebbe portarli al ballottaggio e il Cise – il centro italiano studi elettorali – pubblica un’analisi molto interessante sull’ elettorato dei due partiti.  Il Movimento 5 Stelle risulta il partito più votato in tutte le categorie ‘attive’ del mondo del lavoro, con una particolare presenza in quelli che un tempo rappresentavano i due poli del conflitto di classe: operai e borghesia. Fra le tute blu – spiegano i  ricercatori Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini -  il partito di Grillo ottiene il 46%, il doppio del Pd; stessa cosa nella borghesia, dove con il 39% il Movimento doppia il partito di Renzi. Fra gli studenti, invece, c’è un perfetto equilibrio tra i due partiti.
L’analisi del rapporto fra professione e voto rivela che il M5S è la forza politica più trasversale (o interclassista), risultando nettamente il primo partito sia tra i lavoratori sia tra i disoccupati. A Renzi va invece la maggioranza assoluta dei consensi fra gli over 65 e il 41% del voto femminile.  
Grillo piace al ceto medio mentre è fortemente sottorappresentato tra i poveri e i più ricchi, categorie in cui il Pd è primo.  La trasversalità del M5S è confermata poi dall’analisi del voto per zona geografica, in cui risulta il partito più ‘nazionale’.
Nonostante l’enfasi di molti commentatori su un’ipotetica mutazione genetica del partito di Renzi, il 71% degli elettori Pd si definisce di sinistra,  mentre i 5 Stelle si confermano un partito trasversale anche politicamente, con una prevalenza di elettori provenienti dal centro.
In conclusione: il partito di Renzi è il principale partito di centrosinistra e il partito più votato. Ma non è il Partito della Nazione. Anzi, se oggi un ‘Partito della Nazione’ esiste,  si chiama Movimento 5 Stelle. 

 

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