Parma - Dopo Expo2015, il governo ha indicato come obiettivo per il settore alimentare un aumento dell’export che porti a 50 miliardi di euro entro il 2020. Grazie ad un aumento dell’8% nel 2015 si è arrivati alla quota di 36,9 miliardi. L’imminente fiera alimentare Cibus (a Parma nel mese di maggio), dove sono attesi migliaia di buyer da ogni continente, potrà essere una prima verifica della tendenza dell’export nel 2016 e nei prossimi anni negli Usa, in Europa, in Asia nonché nei nuovi mercati come Iran e Argentina. Ma cosa c’è dietro il successo di un comparto come l’alimentare, uno dei migliori tra i manifatturieri, con un fatturato di 133 miliardi e 58mila imprese? Innovazione dei processi produttivi, sviluppo di nuovi prodotti, valorizzazione della tradizione e attenzione ai mercati esteri, secondo un gruppo di ricerca della Università Cattolica che ha presentato il libro “Strategie e performance dell’industria alimentare”, edito da McGraw-Hill. (9colonne)
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