Washington - Cinque giorni di alimentazione normale e due in restrizione calorica per perdere peso, rinnovare le cellule del corpo e decelerare i processi di invecchiamento. Tra i massimi esperti mondiali nel campo della nutrizione e longevità, figura anche il prof. Luigi Fontana, Ordinario di Medicina e Nutrizione all’Università degli Studi di Brescia e collaboratore alla Washington University di Saint Louis. Intervistato nei giorni scorsi dal Time, insieme a Mark Mattson, neuroscienziato e ricercatore al National Institute on Aging, e a Valter Longo, professore di Scienze Biologiche alla University of Southern California, il prof. Fontana si espresso in merito ai benefici della dieta fast. “Quando stiamo per un lungo periodo senza assumere cibo – ha spiegato il prof. Fontana – i conseguenti cambiamenti metabolici sembrano stimolare l’’autofagia’, una pulizia naturale delle cellule danneggiate del corpo. Le cellule iniziano a mangiare le proteine disfunzionali e questo può rivelarsi molto utile”. “Abbiamo scoperto che i cervelli dei topi sottoposti a digiuno intermittente – ha aggiunto infine Mattson – sono resistenti ai danni associati al morbo di Parkinson, Alzheimer e ictus”. (9colonne)
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