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Scorte, 2 mila agenti
forse sono troppi

Scorte, 2 mila agenti <br> forse sono troppi

di Piero Innocenti

(7 giugno 2016) Sono oltre duemila gli appartenenti alle nostre forze di polizia impegnati nei "servizi tutori" - comunemente noti come "scorte di sicurezza" - su tutto il territorio nazionale per oltre 570 persone delle categorie più disparate. Alla fine del 2013, secondo l'ultimo "Punto di situazione" redatto dall'UCIS (Ufficio Centrale Interforze per la Sicurezza Personale- Dipartimento della Pubblica Sicurezza), le "personalità" erano 545. Da allora, verificata l'attualità della esposizione a rischio dei singoli soggetti, sono stati attuati diversi adeguamenti ai servizi di protezione, in alcuni casi rimodulandoli, quasi mai sopprimendoli. Alla fine del 2015, poi, in particolare dopo gli attacchi terroristici parigini, l'UCIS, sulla scorta anche di informazioni trasmesse dalle Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza interessate (prefetti e questori), ha opportunamente esteso tali misure ad alcuni giornalisti e direttori di giornali ritenuti a "rischio" e ad esponenti della comunità ebraica nella capitale.

Ai servizi in questione, di varie tipologie in relazione al livello di rischio valutato (in una scala, decrescente, da 4 a 1, con un terzo livello "rinforzato"), va aggiunto il personale impiegato (altri trecento tra poliziotti, carabinieri, polizia penitenziaria, militari dell'esercito) nei servizi di vigilanza fissa presso abitazioni, sedi di giornali, di sindacati ecc...Insomma, se si vivesse in un paese "normale" almeno un migliaio tra poliziotti e carabinieri (le due forze di polizia a competenza generale), garantendo, naturalmente, il servizio di tutela per i vertici politico-istituzionali e per tutte le persone "realmente" a rischio, potrebbero tornare ad assicurare circa 500 pattuglie in più al giorno nel controllo del territorio. Con quale beneficio per la collettività e la sicurezza pubblica è facile intuire.

E' probabile che non tutti i poliziotti e carabinieri ( la stessa considerazione vale peri i finanzieri e gli agenti della penitenziaria) "gradirebbero" questo loro "rientro" nei ranghi dei rispettivi corpi per tornare a svolgere attività istituzionale sicuramente più impegnativa. E' noto, infatti, che a lungo andare, in generale, nei servizi di scorta, soprattutto quando riguardano esponenti politici nazionali e locali di "peso", consulenti governativi, magistrati, l'operatore di polizia riesce a entrare in confidenza e a godere di qualche "privilegio", derivante dalla eventuale posizione di potere della persona scortata. Senza contare, peraltro, che quando si è cercato, in passato, di affrontare lo spinoso tema della riduzione delle scorte (si arrivò a parlare di un meno 30%), quasi mai le istruttorie avviate e gli "approfondimenti" informativi svolti, sia a livello locale che centrale, hanno portato a risultati significativi. Nessuno, alla fine, se l'è sentita di prendersi la responsabilità di un taglio alle scorte, anche quando emergeva chiaramente come fossero venuti meno i presupposti e tutto si fosse ridotto ad assicurare una sorta di servizio di taxi (è capitato pure che lo scortato abbia eccepito anche sul tipo di veicolo assegnato per la scorta, ritenuto inidoneo per contenere effetti personali ed altro!).

E' probabile che con il prefetto Gabrielli, nuovo Capo della Polizia che ha già dimostrato, in passato, in altri importanti incarichi istituzionali, una capacità decisionale non comune, qualcosa di più possa essere fatto sul punto, anche se l'aspetto politico, di competenza del ministro dell'interno, è preponderante di gran lunga su quello tecnico. Eppure, qualche piccolo segnale di "rimodulazione" di questi servizi - al fine di migliorare quelli destinati alla collettività - potrebbe esserci, a cominciare, per esempio, dalle scorte che vengono assicurate agli oltre 40 imprenditori e dirigenti d'azienda, ai 260 magistrati ( in gran parte in servizio in Sicilia, Calabria e Campania), ai 17 appartenenti alle forze armate, ai 26 dirigenti ministeriali, ai 20 diplomatici, ai 10 religiosi. Recuperare anche solo un centinaio di agenti di polizia e di carabinieri sarebbe già un fatto straordinario, di attenzione alla sicurezza della gente.

(© 9Colonne - citare la fonte)