Malindi - Esplorare con un dettaglio senza precedenti alcuni degli oggetti astronomici più estremi, come buchi neri stellari e supermassicci, stelle di neutroni e pulsar. L’appuntamento è per la fine del 2020 con la missione IXPE (Imaging X-Ray Polarimetry Explorer), quando la NASA invierà nello spazio tre rivelatori frutto della ricerca scientifica italiana da posizionare al fuoco di tre telescopi satellitari. Il cuore tecnologico della missione sono infatti i Gas Pixel Detectors (GPD), rivelatori per raggi X sensibili alla polarizzazione, inventati dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) in collaborazione con i fisici dell’Università di Pisa e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). La missione avrà inoltre il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana che metterà a disposizione la sua base di Malindi per la ricezione dei dati.(9colonne)
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