Mosca - “Le imprese italiane presenti nell'UEEA sono 850, 740 in Russia e 87 in Kazakistan, e operano soprattutto nei settori energia, agri-food, moda, trasporti e telecomunicazioni. Per quanto riguarda le costruzioni, nell’area le nostre aziende hanno cantieri aperti perlopiù in Russia, per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, 300 milioni dei quali frutto di nuovi accordi nel 2017”. Lo ha detto oggi a Verona, nel corso della seconda giornata dell’XI Forum economico eurasiatico Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo. “Dati interessanti – ha proseguito l’economista della banca che in occasione del Forum ha realizzato lo studio Commercio e geopolitica della Ueea -, ma con un grande potenziale di crescita se si pensa che i contractor italiani sono molto apprezzati all’estero, dove realizzano la maggior parte del fatturato, e sono attualmente attivi in 92 Paesi in 5 continenti per un totale di 811 cantieri dal valore complessivo di 82,2 miliardi di euro”. (9colonne)
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