Bruxelles - Quello che oggi può sembrare tratto da un film di fantascienza potrebbe già essere testato al di fuori del laboratorio nel 2035: è l’obiettivo del progetto europeo STRATOFLY coordinato dal Politecnico di Torino che esplora i voli ad alta velocità per il trasporto passeggeri nella stratosfera, su cui lavorerà sinergicamente un consorzio formato da Institut von Karman de Dynamique des Fluides (Belgium), Stichting Nationaal Lucht - En Ruimtevaartlaboratorium (The Nederlands), Centro Italiano Ricerche Aerospaziali Scpa (Italy), Deutsches Zentrum für Luft - Und Raumfahrt e.V. (Germany), Office National d'Etudes et de Recherches Aerospatiales (France), CNRS - Centre National de La Recherche Scientifique (France), Totalforsvarets Forskningsinstitut (Sweden), Technische Universitat Hamburg (Germany), Fundacion de la Ingenieria Civil De Galicia (Spain). Un cambiamento rivoluzionario che permetterebbe di spostare in tempi adesso impensabili non solo oggetti ma anche persone: il volo ipersonico nella stratosfera sarebbe infatti otto volte più veloce del suono e ben dieci volte più veloce di un aereo di linea che viene utilizzato per le tratte civili.(9colonne)
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