Sydney - I grandi artisti italiani del XVI e XVII secolo non hanno bisogno di presentazioni: Raffaello, Tiziano, Tintoretto e Caravaggio. Eppure inevitabilmente, quando compiliamo queste liste, pensiamo sempre al lavoro degli uomini. Quando pensiamo al lavoro delle donne artiste nel Rinascimento e nel Barocco italiano, dobbiamo porci molte domande difficili. Hanno prodotto delle opere, e quanti dei loro dipinti sopravvivono? Che tipo di lavoro hanno eseguito e in quali condizioni? Perché ne sappiamo così poco? A loro l’Istituto italiano di cultura di Sydney dedica un corso che si terrà all’IIC dal 23 luglio al 20 agosto. Questo nuovo corso esplora artiste donne italiane, a cominciare dalle artiste cinquecentesche di Firenze e Bologna, così fortemente influenzate dai maestri Leonardo da Vinci e Michelangelo, che le hanno procedute, e che hanno prodotto le opere che sono sopravvissute in un contesto di una tradizione familiare o di conventi di clausura. Verrà quindi delineato lo sviluppo della pittura di genere, passando dalle nature morte alla ritrattistica così adatte alla produzione femminile, al boom della pittura femminile sul mercato internazionale dell'arte, grazie alla grande richiesta di souvenirs dal Grand Tour. (9colonne)
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