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direttore Paolo Pagliaro

OK AL MILLEPROROGHE
E DL INTERCETTAZIONI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Milleproroghe “salvo intese”. Il testo ha subito modifiche rispetto alla bozza originaria. Via libera in Cdm anche al decreto legge in materia di intercettazioni.

PROROGA DI TERMINI, ORGANIZZAZIONE DELLA P.A. E INNOVAZIONE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica. Le disposizioni approvate prevedono, tra l’altro, la proroga al 31 dicembre 2021 della transizione verso il mercato libero dell’energia, l’estensione al 31 dicembre 2021 dei termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione, la proroga fino al 31 dicembre 2020 del cosiddetto “bonus verde” sulle spese sostenute per gli interventi di sistemazione di giardini, terrazze e parti comuni di edifici condominiali, il rinvio al 31 luglio 2020 dell’adeguamento delle tariffe autostradali, la proroga della durata di stati di emergenza già dichiarati e della scadenza della presentazione di atti relativi alle quantificazioni dei danni subiti a causa di calamità naturali. Infine, si introducono norme relative alle assunzioni di personale da parte delle province e delle città metropolitane e nelle forze di polizia, in materia di concessioni autostradali, nonché in materia di innovazione tecnologica.

INTERCETTAZIONI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di intercettazioni.
Tra le altre misure, il testo prevede:

una innovativa disciplina della conservazione e della consultazione, in forme telematiche, dei dati relativi alle intercettazioni nell’apposito archivio informatico che sarà gestito sotto la diretta vigilanza del Procuratore della Repubblica;
una rigorosa normativa in materia di intercettazioni mediante l’utilizzo di captatori informatici (c.d. trojan);
l’introduzione di un meccanismo, non obbligatorio, di acquisizione giudiziale anticipata delle intercettazioni nel corso delle indagini preliminari e, ove tale meccanismo non sia attivato dalle parti, una selezione delle intercettazioni rilevanti ed utilizzabili in sede di chiusura delle indagini preliminari;
il dovere di vigilanza del pubblico ministero affinché non siano trascritte in sede di verbalizzazione conversazioni o comunicazioni contenenti espressioni lesive della reputazione delle persone o quelle che riguardano dati personali definiti sensibili dalla legge, sempre che non si tratti di intercettazioni rilevanti ai fini delle indagini, in luogo della selezione da parte della polizia giudiziaria delle intercettazioni non utilizzabili;
il completamento del percorso di sostanziale parificazione ai delitti di criminalità organizzata, almeno per quanto attiene alla disciplina delle intercettazioni, dei delitti contro la pubblica amministrazione commessi da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.

Il testo prevede, infine, la proroga dell’entrata in vigore della nuova normativa al prossimo 29 febbraio.

(Red - 22 dic)

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