Madrid - Dato che fino al 28 febbraio i protocolli della sanità pubblica spagnola prevedevano di fare il tampone a chi, oltre a presentare sintomi di Covid19, avesse anche visitato luoghi a rischio, per settimane quasi tutti i casi individuati in Spagna sono stati associati a italiani residenti nella Penisola Iberica o a viaggi in Italia. Adesso si sa con certezza che in realtà questo virus stava circolando in Spagna da ben prima dei casi mediatici relazionati al nostro Paese, come avvertiva già anche qualche esperto spagnolo. “Il lavoro del Circolo PD Madrid Sandro Pertini – spiega a 9Colonne il responsabile Comunicazione PD Spagna, Francesco Cuccuini – è stato quello di setacciare i social network cercando segnalazioni di concittadini che abbiano sofferto situazioni spiacevoli, tentando di verificare la notizia, metterci in contatto con le persone coinvolte e muoverci di conseguenza: talvolta offrendo consigli legali, grazie a una avvocata nostra iscritta, o segnalando la situazione a giornali, Comites e Ambasciata, ma anche cercando la collaborazione del PSOE, la forza di centrosinistra spagnola al governo, perché aiutasse con qualche gesto a ridurre la pressione mediatica di quelle giornate sull’Italia”. (9colonne)