Lugano - Il vero lusso, in queste settimane di emergenza sanitaria, sono le mascherine e i camici protettivi. Abiti e tailleur – scrive La Nazione - non sono più all'ordine del giorno e 180 case di moda hanno unito gli sforzi per garantire 2 milioni di pezzi. Tra i primi a riconvertire la produzione è stato il gruppo Miroglio di Alba, che ha deciso di mettere da parte l' alta moda per dedicarsi alle mascherine. Per il momento è prevista una produzione di 600mila pezzi in due settimane, ma a regime sarà possibile produrre 75-100mila mascherine al giorno. Giorgio Armani sta riconvertendo l' intera produzione di abbigliamento dei suoi stabilimenti per produrre camici monouso e il gruppo Zegna ha dedicato alle mascherine una parte delle linee produttive in Italia e in Svizzera. (9colonne)
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