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INDUSTRIA 4.0: NEL PRIMO “ROBOCOP” BATTE UN CUORE ITALIANO

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Roma - La robotica collaborativa si è affermata nell’industria 4.0 e ora si sta studiando come farla interagire con gli esseri umani. “Sophia” è un progetto europeo per la messa a punto di un esoscheletro che una volta indossato diventa una sorta di tuta tecnologica che costituisce una vera e propria "muscolatura artificiale", permettendo ad un uomo di spostare oggetti senza nessuno sforzo e sgravandolo così dai lavori più onerosi. Una sfida di portata storica perché per la prima volta, il mondo dell’industria e della ricerca si uniscono per il monitoraggio dinamico della coppia uomo-robot. Finanziato nell'ambito di Horizon 2020 per 7 milioni di euro, è stato affidato all'Istituto Italiano di Tecnologia, il “MIT italiano” che comprende uno staff di 1.716 persone provenienti da 60 Paesi, dove più del 50% dei ricercatori è straniero. L’istituto, che si occupa di robotica e del trasferimento tecnologico, trasformando le invenzioni scientifiche in prodotti e pratiche industriali, coordinerà il team del progetto a cui partecipano Volkswagen, la storica fabbrica olandese Hankamp, la francese Lirmm - esperta in robotica -, la slovena Hydra, che si occupa di componentistica e la società ingegneristica tedesca Imk. Alla ricerca parteciperanno anche le università di Pisa, di Twente e di Bruxelles e, nell’ambito della certificazione sulla sicurezza del macchinario, Inail e due istituti tedeschi: il Baua, l’istituto federale del lavoro e, per la standardizzazione internazionale, il Din. La progettazione si occuperà inizialmente di valutare i gradi di rischio delle posture e dei carichi che si effettuano durante le normali attività lavorative attraverso sensori ed acquisendo una serie di parametri per migliorare le situazioni in ambito lavorativo e ricalibrare le modalità operative. Un dispositivo che aprirà scenari nuovi sia nel campo della sicurezza sul lavoro (i danni muscoloscheletrici riguardano il 30% dei costi per incidenti sul lavoro) che per la competitività nella produzione degli stabilimenti europei. (9colonne)


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