New York - Lo chiamano “The Wine Killer” tale è l’autorevolezza dei suoi punteggi con cui decreta le sorti dei nettari che annusa, sorseggia e rotea nei suoi calici da sommelier, ormai da 5 anni, per la platea internazionale del suo sito web GardiniNotes.com, tra i più importanti per le anteprime di vini da tutto il mondo. Luca Gardini, primo critico italiano a far parte della rosa dei wine-critic di “Wine Searcher”, ha solo 29 anni quando, nel 2010, viene eletto miglior sommelier del mondo e soli 23 quando, nel 2004, è acclamato miglior sommelier tricolore, 11 anni dopo lo stesso titolo conquistato dal padre Roberto. Eno-star figlio d’arte, quindi. Naso di talento sopraffino giunto da Milano Marittima e formato alla scuola dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze, con la sua nomea di enfant prodige viene arruolato per accompagnare le esigenti degustazioni del “Cracco” di Milano e diventa un wine influencer ricercato e dal ricco medagliere, in cui vanno citati anche i titoli di miglior sommelier d'Europa ed ambasciatore del metodo classico italiano. Affiancato da un pool di esperti, pubblica nel 2012 la Enciclopedia del Vino, un accurato volume che tratta di viticoltura, enologia, geografia del vino, degustazione, corretto abbinamento cibo-vino, oltre a presentare la “Top 100”, ovvero una selezione di alcune tra le migliori etichette di tutto il mondo. Di recente ha anche proposto per Forbes i migliori 100 vini per una “cantina ideale” che fotografano lo stato di salute del panorama vinicolo di ogni territorio italiano, con etichette che vanno dal 2008 al 2019. (9colonne)
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