Roma – Anche nel 2020, l’anno dello scoppio della pandemia, le esportazioni di pasta Made in Italy sono cresciute, del 18% rispetto al 2019 e superando in valore i 3 miliardi di euro. Tra le aziende che il coronavirus non ha fermato spicca il pastificio La Molisana che ha visto il suo export crescere di oltre il 50%, con incrementi in particolare nel mercato asiatico di circa il 30%. Una crescita che prosegue in modo esponenziale visto che l’azienda è passata da una quota di export di 5 milioni di euro di un decennio fa agli oltre 70 di oggi. La Molisana, oggi quarto player del mercato per la pasta bianca e co-leader in quella integrale, è presente nei mercati di 120 paesi. Fondata a Campobasso nel 1912 dalla famiglia Carlone come bottega artigianale, nel giro di pochi anni, grazie alla qualità del prodotto, l’azienda si afferma nel settore della produzione di pasta di semola, tanto che nel 1927 ottiene la Gran Palma d'oro in occasione dell'Esposizione Campionaria di Roma. Nel 1966 il primo logo: quattro spighe di grano che s'intrecciano a fare da sfondo al nome dell’azienda. (9colonne)
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