In una intervista al Corriere della Sera Matteo Renzi replica alle accuse di Giuseppe Conte di essersi prestato ad un'operazione per farlo fuori: “Nessuna operazione men che mai segreta: ho lavorato alla luce del sole perché pensavo che Draghi fosse meglio di Conte. Dopo le prime settimane lo penso ancora di più. Non solo non mi nascondo, dunque, ma rivendico questa operazione. Le accuse che Conte mi rivolge sono per me medaglie al merito”. Non crede quindi che vi fossero, come dice Conte, interessi politici economici che convergevano per farlo saltare? “II complottismo è la malattia di chi non si assume mai le proprie responsabilità. Tutti i media erano schierati contro la crisi, il Pd diceva o Conte o morte, Confindustria sponsorizzava i ministri uscenti fino all'ultimo. Ma quali complotti? Un interesse economico per sostituire Draghi con Conte effettivamente c'era: quello dei nostri figli. Il debito pubblico oggi è in mano più sicure. E io sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto da soli, controcorrente”. “Solo da noi – aggiunge - si confondono i sondaggi con la politica. La decisione costante basata sul consenso anima il Grande Fratello, non il Parlamento. Temo che Casalino e Conte non abbiano fino in fondo capito la differenza. Quanto ai sondaggi: ci danno sempre per morti. Però nel 2018 abbiamo impedito il governo Di Maio, nel 2019 abbiamo impedito il governo Salvini, nel 2021 abbiamo impedito il governo Conte ter. Lasciamo pure che gli amanti dei reality si trastullino coi sondaggi, noi facciamo politica. E i risultati arrivano. Gli altri fanno le somme dei sondaggi, noi facciamo la differenza con la politica”. Poi sostiene che “Conte non aveva letto il Pnrr del suo governo come scoprimmo con sorpresa a dicembre 2020. Da quello che dice evidentemente non ha letto neanche quello di Draghi. La svolta tra i due governi è evidente non solo sul Pnrr, ma anche sui vaccini, sulle riaperture, sul ruolo internazionale dell'Italia”. Interrogato sulla sua denuncia per il servizio di “Report” poi risponde: “La versione di Report è piena di contraddizioni” e “vogliamo solo sapere se la Rai manda in onda dei video falsi. E non per me, ma per i cittadini che pagano il canone”, “sono certo che Ranucci - nominato vicedirettore da questa Rai - mi chiamerà sicuramente. Ci metto la faccia e chiedo par condicio rispetto a chi mi accusa con voce camuffata. E dopo Report sono pronto ad andare al Copasir e in Vigilanza: su questa cosa si va fino in fondo”. (10 mag - red)
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