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ITALIA-USA: ESPERTI A CONFRONTO SULLA MATERIA OSCURA

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ITALIA-USA: ESPERTI A CONFRONTO SULLA MATERIA OSCURA

Washington - “Dark Matter: a Challenging Discovery” è il titolo di un evento virtuale organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Washington lo scorso 13 maggio con l’obiettivo di esplorare il tema della materia oscura attraverso il confronto con alcuni dei massimi esperti mondiali. L’iniziativa si inserisce nel ricco calendario di appuntamenti in programma per celebrare il 160esimo anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Stati Uniti. Ad aprire l’evento, il vice capo missione dell'Ambasciata d'Italia negli Stati Uniti, Maurizio Greganti, e il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Zoccoli. A moderare, invece, Julie E. McEnery, Roman Space Telescope senior project scientist presso il NASA Goddard Space Flight Center e Fermi Project Scientist. Sono intervenuti Elena Aprile, fisica sperimentale delle particelle alla Colombia University, Cristiano Galbiati, professore di Fisica della Princeton University, Arthur McDonald, astrofisico della Queen’s University e Premio Nobel per la Fisica 2015. Durante il dibattito, gli scienziati hanno condiviso le proprie esperienze nella ricerca della materia oscura, ritenuta pari a circa l'85% della materia nell'universo. Le osservazioni astrofisiche e i calcoli gravitazionali mostrano che senza la materia oscura le galassie si sarebbero allontanate o non si sarebbero formate. Si è parlato anche del Global Argon Dark Matter Collaboration, un programma di ricerca congiunto tra Stati Uniti, Italia, Canada e Regno Unito che usa una serie di rivelatori futuri per spingere la sensibilità di rilevamento delle particelle di grande massa debolmente interagenti diversi ordini di grandezza oltre i livelli attuali. Il cuore attuale del programma è il rivelatore bifase DarkSide-20k, attualmente in costruzione presso i laboratori dell'Istituto Nazionale di Fisica Naturale del Gran Sasso, in Italia. (9colonne)


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