Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

'Onda su Onda', viaggio
con le canzoni estive

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

'Onda su Onda', viaggio <br> con le canzoni estive

 "ONDA SU ONDA", VIAGGIO NELLE CANZONI ESTIVE CON ENZO GENTILE

E' disponibile nelle librerie e negli store digitali “Onda su onda - Storie e canzoni nell’estate degli italiani” (Zolfo Editore), il nuovo libro del giornalista e critico musicale Enzo Gentile che racconta attraverso più di 500 canzoni italiane l’evoluzione dei gusti, delle mode e dei suoni delle hit estive, dagli anni ’60 ad oggi. Il libro, con la prefazione di Claudio Bisio e la postfazione di Enrico Vanzina, analizza come nel corso degli anni gli artisti e le loro produzioni si siano intrecciati alla cronaca e alla cultura, facendo da termometro dei tempi e delle tendenze del Paese.

Un racconto che va da “Sei diventata nera” a “Figli delle stelle”, da “Vamos a la playa” a “50 special” passando per “Sei nell'anima”, fino ad arrivare alla più recente “Roma-Bangkok” con l’intento di osservare, partendo dalla nascita, la percezione e la trasformazione dei tormentoni estivi. Un viaggio accurato, ma mai nostalgico, tra le classifiche e le manifestazioni (come il Cantagiro, il Festivalbar, il Disco per l'estate) che hanno ospitato le hit estive, cantate sia dalle più celebri star del panorama musicale italiano, sia dalle meteore che hanno calcato le scene per una sola estate. "La storia della musica dei nostri giorni passa rigorosamente dalla stagione estiva: per il mercato, ma soprattutto per quanto riguarda i gusti, i consumi e i costumi. Ci sono canzoni che irrimediabilmente, a seconda delle epoche, ci arrivano come una saetta e tratteniamo sotto pelle: un timbro che si fissa nella memoria e nello spirito, nella società, senza che sia importante l’esecutore o l’affetto che vi riponiamo – dichiara Gentile – Questo lavoro vuole riconoscere l’implacabile forza, lo straordinario destino di motivi a cui ognuno di noi ha legato vacanze, viaggi, amori, balli con i ricordi stretti per sempre a un frammento di colonna sonora. Nelle centinaia di canzoni (tutte di successo) qui riportate, segnalate, analizzate insieme ai loro interpreti, ci sono pezzi di vita reale: momenti trasversali di cronaca privata e collettiva, che nulla, come certi ritornelli, titoli, arie, hanno il potere di risvegliare".Ad arricchire ulteriormente il libro, vi sono un inserto fotografico con più di 50 immagini rare o inedite scattate negli anni Sessanta e le testimonianze dirette di un centinaio di artisti e interpreti.Per immergersi nel sound del libro ed accompagnare la lettura su Spotify è disponibile una playlist creata dallo stesso Enzo Gentile: https://open.spotify.com/playlist/4bgUe8hR4zwqhZ6wALAqOQ?si=a56ae403a72c4905.

 

 

 

APPUNTAMENTI. Enzo Gentile presenterà il suo nuovo libro il 18 luglio a Pratovecchio Stia (AR) nell’ambito di Naturalmente Pianoforte con l’accompagnamento musicale a cura di Cialdo Capelli (Lungarno delle Monache Vecchie – inizio evento ore 18.00 – ingresso libero), il 22 luglio e il 2 agosto a Jesolo in occasione della semifinale e della finale del Byc Sunset Music Contest (Piazzale Aurora – inizio eventi ore 21.00 – ingresso libero) e il 21 agosto a Spilimbergo all’interno del Folkest Festival (Torre Orientale – inizio evento ore 18.30 – ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.folkest.com).

 

 

 L'AUTORE. Enzo Gentile, milanese, giornalista professionista dal 1984, parla e scrive di musica e dintorni dalla metà degli anni Settanta, quando inizia la sua attività a Radio Popolare. Da allora ha pubblicato articoli su un centinaio di testate (la Repubblica, La Stampa, Il Mattino, Il Sole 24 Ore, La Lettura, Epoca, L'Europeo, Linus, Il Diario, ecc..) e una quindicina di libri: da “Note di pop italiano” (1977) a “Hendrix 68-The Italian Experience” (2018), lavorando per tutti i maggiori editori. Le più recenti pubblicazioni sono state “Amico Faber” (2018) e “The story of life - Gli ultimi giorni di Jimi Hendrix” (2020). Ha alle spalle un'intensa produzione radiotelevisiva (principalmente con la Rai: Fuori Giri il ciclo più significativo, su RadioDue), e la curatela di numerose mostre ad argomento musicale. Ha fatto da consulente per il cinema e varie istituzioni teatrali ed è stato direttore artistico di diversi festival: tra questi le diciannove edizioni di Suoni e Visioni e, negli ultimi anni, di Naturalmente pianoforte. Insegna all'Università Cattolica di Milano, dove tiene il corso di Storia della musica pop-rock.

 

PAOLO CACACE SPIEGA COME MORI' IL FASCISMO

Secondo Luigi Salvatorelli,  storico e antifascista,  "l’aspetto più impressionante del 25 luglio non è quello delle folle scese, all’annuncio della radio, in piazza per acclamare la caduta del duce e del fascismo. È piuttosto quello dell’assenza di qualsiasi opposizione o almeno di rammarico, o anche semplicemente di dubbio, di perplessità, di sorpresa […]. Nessuno si meraviglia della sua liquidazione improvvisa: veramente un tale regime era maturo per la sua fine, anzi era già 'passato'". Sappiamo veramente tutto sulla fine del regime fascista, innescata dalla seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943? Paolo Cacace in "Come muore un regime. Il fascismo verso il 25 luglio" (Il Mulino) ne propone una nuova ricostruzione, concentrandosi sui sei mesi precedenti, a partire dal rimpasto di governo con cui a febbraio Mussolini si liberò di alcuni gerarchi scomodi. Seguendo passo passo, sulla base anche di documentazione inedita, le iniziative e le manovre di quanti furono a vario titolo implicati – le "congiure parallele" dei generali e dei gerarchi frondisti, il sovrano e la corte, il Vaticano, gli industriali, gli antifascisti, e anche probabilmente la massoneria – Cacace mostra come infine l’operato di Grandi e la seduta del Gran Consiglio siano stati marginali: il vero protagonista fu il re che pressato dagli eventi bellici decise di arrestare Mussolini e sostituirlo con Badoglio.  L'autore , giornalista e storico, ha pubblicato diversi volumi in collaborazione con Giuseppe Mammarella, tra i quali, usciti da Laterza, "La politica estera dell’Italia. Dallo Stato unitario ai giorni nostri", "Storia e politica dell’Unione europea", "Il Quirinale. Storia politica e istituzionale da De Nicola a Napolitano". Tra i suoi libri anche "Vent’anni di politica estera italiana 1943-1963" (Bonacci, 1987), "Elena e Vittorio: mezzo secolo di regno tra storia e diplomazia" (con G. Artieri, Luni, 2000), "L’atomica europea» (Fazi, 2004", "Quando Mussolini rischiò di morire" (Fazi, 2007).

 

 

 

 

 

 

 

PASOLINI E SCIASCIA, GLI "ULTIMI ERETICI" SECONDO FILIPPO LA PORTA

Pasolini, comunista avverso alle magnifiche sorti e attratto dal “poco razionale”, profondamente laico ma con il senso del sacro, un poco diffidava della "verità", potenzialmente distruttiva, e si schierava piuttosto dalla parte della "realtà", misteriosa e inappropriabile, che ricomprende in sé il bene e il male (contrapposta alla illusoria "irrealtà" in cui vive il borghese). Sciascia, illuminista sfiorato dal tragico, "ateo incoerente", credeva nella "verità" come parola letteraria e giudizio razionale sulle cose, mentre considerava la "realtà" qualcosa di troppo manipolabile. Entrambi però si sono continuamente e meravigliosamente contraddetti, ritornando su questi temi e provando a declinarli nella loro opera e nella loro fitta attività giornalistica. I concetti di «realtà» e «verità» – interrelati ma anche in latente conflitto l’uno con l’altro – risuonano attraverso spiazzanti messe a punto teoriche e puntuali disamine dei testi nei contributi raccolti nel volume "Pasolini e Sciascia. Ultimi eretici" (Marsilio) a cura di Filippo La Porta, a firma di Roberto Andò, Roberto Chiesi, Andrea Cortellessa,  Davide Luglio, Daniela Marcheschi, Bruno Pischedda, Ricciarda Ricorda, Giuseppe Traina, Guido Vitiello e lo stessa La Porta.  Il curatore, critico e saggista, dopo molti anni di collaborazione con il Domenicale del Sole 24 Ore, scrive regolarmente sulla Repubblica e sul supplemento letterario Robinson. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali: La nuova narrativa italiana (1995); Pasolini. Uno gnostico innamorato della realtà (2002); Pasolini (2012); Roma è una bugia (2014); Indaffarati (2016); Disorganici. Maestri involontari del Novecento (2018); Il bene e gli altri. Dante e un’etica per il nuovo millennio (2018); Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà (2019); Alla mia Patria ovunque essa sia (2020). Nel 2020 ha fatto parte della giuria tecnica del Premio Procida - Isola di Arturo - Elsa Morante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 "LE PROTAGONISTE": EMANCIPAZIONE FEMMINILE ATTRAVERSO LO SPORT

Ci sono tanti aspetti della vita alla luce dei quali seguire il lungo e difficile cammino delle donne contro le discriminazioni di genere: e lo sport è uno dei percorsi attraverso i quali esse sono finalmente riuscite a superare il pregiudizio che ne faceva delle cittadine di seconda categoria. Oggi finalmente la liberazione dagli stereotipi di genere è parte della storia contemporanea. Ma singolarmente non vengono mai, o quasi mai, ricordate le protagoniste che danno il nome a questo libro, a partire da quelle che hanno conquistato il diritto di partecipare a una competizione tipicamente e originariamente solo maschile quali sono state le Olimpiadi. Ecco, in sintesi, le considerazioni dalle quali nasce l’idea del saggio "Le protagoniste" di Eva Cantarella ed Ettore Miraglia (Feltrinelli), composto di due parti diverse ma complementari, che racconta "l'emancipazione femminile attraverso lo sport. La prima, di tipo storico, dopo aver raccontato la nascita nell’antica Grecia dello stereotipo di un “femminile” non competitivo, analizza i fatti che dimostrano la sua non rispondenza alla realtà: ad esempio, nell’antica Roma, l’esistenza di donne gladiatrici. La seconda è la storia delle “protagoniste”, dal Diciannovesimo secolo a oggi, di ciascuna delle quali, accanto agli exploit sportivi, si raccontano le vicende, la provenienza sociale, la vita familiare e affettiva, il carattere e le difficoltà incontrate nella vita sia pubblica sia privata.

Le protagoniste sono le donne troppo spesso ignorate nella storia dello sport, che fin dal mondo antico ha dato forma a riti, consuetudini e discriminazioni che ci riguardano ancora oggi.

 

GLI AUTORI. Eva Cantarella ha insegnato Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano ed è global visiting professor alla New York University Law School. Tra le sue opere ricordiamo: Norma e sanzione in Omero. Contributo alla protostoria del diritto greco (Milano, 1979), Secondo natura. La bisessualità nel mondo antico (Milano, 1987; 2006; In Ue Feltrinelli, con nuova prefazione dell'autrice, 2016), Il ritorno della vendetta. Pena di morte: giustizia o assassinio? (Milano, 2007), I comandamenti. Non commettere adulterio (con Paolo Ricca; Bologna, 2010), “Sopporta, cuore...”. La scelta di Ulisse (Roma-Bari, 2010). Per Feltrinelli ha pubblicato Passato prossimo. Donne romane da Tacita a Sulpicia (1996), Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto (2002, premi Bagutta e Forte Village), L’amore è un dio. Il sesso e la polis (2007, premio Città di Padova per la saggistica; “Audiolibri-Emons Feltrinelli”, 2011), Dammi mille baci. Veri uomini e vere donne nell’antica Roma (2009), L’ambiguo malanno. Condizione e immagine della donna nell’antichità greca e romana (2010), Pompei è viva (con Luciana Jacobelli; 2013), Perfino Catone scriveva ricette. I greci, i romani e noi (2014), Non sei più mio padre. Il conflitto tra genitori e figli nel mondo antico (2015), L'importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro (con Ettore Miraglia; 2016), Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi (2017), l’edizione rivista de I supplizi capitali (2018), Gli inganni di Pandora. L'origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica (2019), Le protagoniste (con Ettore Miraglia; 2021) e ha tradotto Le canzoni di Bilitis (2010) di Pierre Louÿs. Nella collana digitale Zoom è uscito L’aspide di Cleopatra (2012). Per Gli amori degli altri. Tra cielo e terra, da Zeus a Cesare (La Nave di Teseo, 2018) e per la sua opera in generale, ha ricevuto recentemente il premio Hemingway e il premio Pescasseroli.  Ettore Miraglia (Milano, 1966), giornalista del “Corriere della Sera” e della “Gazzetta dello Sport”, si è sempre interessato degli sport olimpici. In precedenza ha scritto, sempre di sport, per “Il Giorno”, e poi è passato alla tv: per Eurosport ha commentato per dieci anni gli sport della piscina in occasione delle più importanti manifestazioni internazionali. Gli stessi sport ha seguito anche per Sportitalia, dove ha curato le news per sette anni.  Per Feltrinelli ha pubblicato L'importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro (con Eva Cantarella; 2016) e Le protagoniste. L'emancipazione femminile attraverso lo sport (con Eva Cantarella; 2021).

 

 

ARNALDO MARCONE RACCONTA "L'ULTIMO ANNO DELL'IMPERO. ROMA, 476 D.C."

 

Lo storico Arnaldo Marcone racconta "L'ultimo anno dell'Impero. Roma, 476 d.C." in un saggio pubblicato da Salerno editrice. Ridotto a una piccola parte della sua precedente estensione, l’Impero romano d’Occidente, diviso dall’Oriente da fratture sempre più rilevanti, confidava ormai per la sua sopravvivenza su truppe germaniche mercenarie, potenzialmente agguerrite, ma fedeli in prima istanza ai loro comandanti. Odoacre, che governò l’Italia con il titolo di re e riconobbe, a partire dal 476, l’autorità suprema ed esclusiva dell’imperatore di Costantinopoli, era uno di questi. Fu lui a deporre Romolo Augustolo nel 476, ultimo atto di una serie di eventi, in alcuni casi drammatici, che scandirono la caduta di Roma a partire dalla fine del IV secolo d.C. Questo libro racconta la crisi politica, economica e militare, che investì l’Impero romano d’Occidente nel V secolo sino alla sua caduta “silenziosa” nel 476, ultimo anno della più grande potenza del mondo antico. Marcone insegna Storia romana nell’Università degli Studi Roma Tre. I suoi interessi di ricerca riguardano prevalentemente la Tarda Antichità, la storia economica e sociale, la storia del pensiero politico e la storia della storiografia moderna sul mondo antico. Fa parte della direzione della Rivista Storica Italiana.  

(© 9Colonne - citare la fonte)