Fuzhou- Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunitosi ieri a Fuzhou, in Cina, ha deciso di non iscrivere il sito “Venezia e la sua laguna” nella Lista del Patrimonio Mondiale in pericolo. Al termine di una discussione in cui sono stati dibattuti i temi che caratterizzano questo sito – dalle “grandi navi” ai fenomeni di acqua alta, dalla gestione del turismo alla difesa dell’identità culturale della città fino alla preservazione del delicatissimo equilibrio dell’ecosistema lagunare - l’Italia è riuscita a far comprendere ai 21 Paesi del Comitato la portata dei progressi raggiunti dal Governo e dalle istituzioni locali per adempiere con provvedimenti concreti alle raccomandazioni espresse dagli organismi internazionali, evitando così l’iscrizione in “Danger List” inizialmente prospettata. Su tutti, le novità del Decreto- Legge 20 luglio 2021, n. 103 che vieta, a partire dal 1 agosto 2021 il transito delle navi di stazza lorda superiore alle 25.000 tonnellate - superando le stesse prescrizioni dell’UNESCO che indicava il limite delle 40.000 tonnellate - dal Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca, dichiarati veri e propri “monumenti nazionali” da preservare al massimo livello. A ciò si aggiungono i progressi compiuti in merito delle procedure per la realizzazione di almeno quattro punti di attracco temporaneo per le grandi navi nell’area di Marghera, nominando, allo scopo, un Commissario Straordinario. Il Governo ha dimostrato di aver considerato i risvolti socioeconomici, stabilendo delle compensazioni in favore degli operatori che subiranno degli svantaggi dai limiti imposti dalle nuove disposizioni. (9colonne)
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