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RICERCA, UNA MOLECOLA CHIAVE PER CONTRASTARE IL DECLINO COGNITIVO

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RICERCA, UNA MOLECOLA CHIAVE PER CONTRASTARE IL DECLINO COGNITIVO

Amsterdam - La combinazione di esercizio fisico e training cognitivo aiuta a ridurre gli effetti dell’invecchiamento sulle prestazioni del cervello, prima tra tutte la memoria. In questo contesto, il progetto “Train the Brain”, coordinato da Lamberto Maffei, ex direttore dell’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In) di Pisa, è una realtà attiva sul territorio pisano e in quasi dieci anni ha coinvolto centinaia di anziani. Il progetto ha costituito un laboratorio e uno stimolo per la comprensione di meccanismi molecolari che traducono l’allenamento fisico e mentale in una migliore funzione del cervello degli anziani.  Per studiare tali meccanismi, un gruppo di ricerca coordinato da Marco Mainardi del Cnr-In e Margherita Maffei dell’Istituto di fisiologia clinica (Cnr-Ifc), ha esteso la propria indagine al sangue dei soggetti inclusi in “Train the Brain”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Brain, Behavior and Immunity”. “Abbiamo notato che i livelli della molecola infiammatoria CCL11, nota anche come Eotaxin-1, erano più bassi rispetto a quelli misurati prima dell’inizio del programma di allenamento”, spiega Mainardi. “Questi esperimenti mostrano come la riduzione del livello ematico della molecola infiammatoria CCL11 costituisca un meccanismo chiave nel miglioramento delle prestazioni di apprendimento e memoria indotto dal training fisico e cognitivo - conclude Margherita Maffei - I risultati aprono la strada a possibili strategie terapeutiche per alleviare gli effetti della perdita di memoria dovuta a patologie neurodegenerative tramite un’azione mirata su CCL11”. (9colonne)


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