Londra - Per un Paese vicino all'immunità di gregge da Covid19, che volesse anche solo minimizzare il numero atteso di contagiati, sarebbe più vantaggioso devolvere i vaccini all'estero piuttosto che utilizzarli nel territorio nazionale. È questo il risultato di una ricerca sulla distribuzione internazionale dei vaccini pubblicata sulla rivista “Scientific Reports”, che dimostra che per effetto delle mobilità delle persone una pandemia all'estero porterebbe inevitabilmente anche a molti contagi in patria. Lo studio, che ha prodotto un modello matematico basato su dati internazionali puramente economici, è stato coordinato dal professor Paolo Pin del Dipartimento di Politica economica e Statistica dell'Università di Siena e ha visto la partecipazione anche di medici ed epidemiologi. “Negli ultimi mesi si è aperto il dibattito sulla possibilità che i Paesi più ricchi devolvano gratuitamente i vaccini che producono a quelli in via di sviluppo – spiega il professor Pin -. In realtà non si tratta solo di un argomento umanitario, ma sarebbe addirittura nel diretto interesse dei Paesi ricchi farlo. Per fare un esempio, se l'Italia supera l'immunità di gregge e ha un milione di dosi di vaccino disponibili, può convenire devolvere gratuitamente questi vaccini ai Paesi da cui provengono molte persone (turisti, lavoratori temporanei o immigrati), se questi fossero indietro con le vaccinazioni, come nel caso dell'Albania". (9colonne)
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