Teheran - L’Ambasciata d’Italia a Teheran ha aperto ieri la XXI Settimana della lingua italiana in Iran con una “Lezione Sciasciana”, introdotta e moderata da Giuseppe Perrone, ambasciatore italiano a Teheran, e aperta dalla senatrice Emma Bonino, presidente del Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano. La lezione, tenutasi in formato ibrido nella Residenza italiana a Farmanieh con ospiti in presenza e collegamenti on-line dalle università iraniane e italiane, si è concentrata sulla ricostruzione dei rapporti tra Leonardo Sciascia e l’Iran. La Senatrice Bonino ha aperto il programma ricordando come la figura e l’eredità di Sciascia appartengano non solo all’Italia, ma siano patrimonio anche di altri Paesi che possono apparire culturalmente distanti, come l’Iran, culla esso stesso di una civiltà millenaria. L’Ambasciatore Perrone ha, per parte sua, ricollegato il successo di Sciascia in Iran a due fattori cruciali: il coraggio e l’anticonformismo, da un lato, e il modello di socialità ricorrente nei suoi romanzi, simile per molti versi a quello iraniano, dall’altro. Sono inoltre intervenuti Giovanni Capecchi, membro del Comitato Nazionale per il Centenario Sciasciano, e il professor Mohammad Hossein Kiaei, dell’Università di Teheran, mentre Giacomo Longhi, iranista dell’Università di Milano, e Saban Ghiaei, autrice della recente traduzione in persiano de “Gli zii di Sicilia”, hanno poi intessuto un dialogo sull’attualità del pensiero di Sciascia nell’Iran di oggi. La Lezione si è conclusa con una lettura da “La zia d’America” a cura dell’attrice iraniana Setareh Eskandari. I festeggiamenti del centesimo anniversario della nascita di Sciascia promossi dall’Ambasciata italiana a Teheran includono anche le proiezioni cinematografiche de “ll giorno della civetta” di Damiano Damiani (1968), basato sull’omonimo romanzo del 1960, e “Cadaveri Eccellenti” di Francesco Rosi (1976), basato sul romanzo “Il contesto”, scritto dall’autore siciliano nel 1971. (9colonne)
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