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UN PROGETTO UE PER SALVARE LE PIANTE AUTOCTONE ITALIANE

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UN PROGETTO UE PER SALVARE LE PIANTE AUTOCTONE ITALIANE

Trento - L'Italia ospita un numero elevato di piante di interesse comunitario: sono infatti ben 104 le specie vegetali incluse nella Direttiva Habitat, molte delle quali esclusive delle nostre regioni. Secondo l’ultimo report sullo stato di attuazione della Direttiva, 58 di queste sono in cattivo stato di conservazione, ad esempio nell’Arco Alpino la testa di drago, la genziana ligure e la sassifraga del monte Tombea, nel Mediterraneo la Primula di capo Palinuro, la bocca di leone di Linosa, ilginestrone delle Isole Eolie, la felce gigante della Sicilia e il Ribes della Sardegna si trovano in condizioni sfavorevoli e il trend in atto indica un chiaro peggioramento della situazione in futuro. Per rispondere a questa emergenza è nato LIFE SEEDFORCE, Using SEED banks to restore and reinFORCE the endangered native plants of Italy (LIFE20 NAT/IT/001468), un progetto finanziato dalla Commissione europea attraverso il programma LIFE, con un budget totale di 7,790,685 Euro, che mira a recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie alle banche dei semi. Il progetto, che è formalmente iniziato il primo ottobre e che durerà fino alla fine del 2026, sarà implementato in 10 regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Veneto), in Francia (Provence-Alpes-Côte d' Azur), Malta e Slovenia. Il ricco partenariato è guidato al MUSE - Museo delle scienze di Trento (capofila). (9colonne)


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