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TURISMO DELLE RADICI

San Vito Lo Capo, Sicilia di mare e natura

San Vito Lo Capo, Sicilia di mare e natura

San Vito Lo Capo nasce in Sicilia alla fine del Settecento, nel territorio demaniale ericino alle falde di Monte Monaco, nella baia posta tra Capo San Vito e Punta Solanto. Ma la storia di questa solare cittadina inizia più indietro nel tempo: sono presenti, infatti, tracce dell'epoca paleolitica, mesolitica e neolitica, e ancora di fenici, arabi, normanni e spagnoli. Nucleo centrale di San Vito Lo Capo è l'attuale Santuario, antica fortezza saracena che nell'arco dei secoli ha subìto numerosi interventi edilizi. La prima costruzione, realizzata intorno al '300, fu una piccola cappella dedicata a San Vito Martire, patrono del borgo marinaro. Secondo la leggenda il giovane Vito, dopo essersi convertito al Cristianesimo, fu costretto ad abbandonare il paese per sottrarsi alle persecuzioni di Diocleziano. Venne accompagnato dalla nutrice Crescenza. Col tempo crebbe la fama della chiesa e dei "miracoli" attribuiti al martire Vito e a Santa Crescenza e così, per accogliere i numerosi fedeli che arrivavano in pellegrinaggio e per difenderli da ladri e banditi, l'originaria costruzione si trasformò in fortezza alla fine del '400. A causa delle incursioni provenienti dal mare, lungo le coste cominciarono ad essere edificate anche numerose torri di avvistamento. Da vedere anche la cappella di Santa Crescenza dal gusto arabeggiante (XIII secolo), il faro di Capo San Vito del 1859, le torri di Impiso, Sceri, Torrazzo e Isolidda, le opere di street art che arricchiscono gli edifici del paese, Baia Santa Margherita dalle acque cristalline, le falesie a strapiombo sul mare e le due frazioni di Macari e Castelluzzo (quest'ultima conosciuta per la fragranza del suo olio). Menzione speciale per la tonnara del Secco (IV secolo a. C.), un luogo i cui resti testimoniano un passato di leggende marinaresche e vita da pescatori. Inattiva dal 1969, dalla tonnara gli amanti delle immersioni possono andare alla scoperta del relitto del cargo cipriota Kent, affondato nel 1978 nelle acque antistanti. Chiamato la “nave dei corani” per il suo carico di libri sacri, il relitto è popolato da murene e gronghi stanziali, cernie, saraghi, pesci pelagici e tantissimi scorfani rossi. Ma la visita non sarebbe completa senza godere delle bellezze naturali. Una meta obbligata è la Riserva dello Zingaro, sette chilometri di costa rocciosa, tra calette da sogno e sentieri tracciati tra antiche grotte. Un vero paradiso naturale, immerso nella macchia mediterranea, che ospita la grotta dell’Uzzo, uno dei più importanti siti preistorici dell’intera Sicilia. Da non perdere poi le antiche pitture rupestri che decorano le pareti della grotta del Cavallo a Cala Mancina e le incisioni del Paleolitico nelle grotte dell’Isulidda. Imperdibile anche il trekking a Monte Cofano, dal quale poter osservare uno dei tramonti più belli che un viaggiatore possa vedere nella propria vita. Dopo aver riempito il proprio sguardo con una natura affascinante, è il momento di scoprire le radici culturali locali. Tra queste, un posto particolare è occupato dal cous cous, dalle "busiate" (pasta fatta a mano, condita con il pesto alla trapanese) e dal caldo freddo (cialda imbevuta di rum ricoperta con gelato alle creme e cioccolato fuso). Per chi è interessato al cous cous, è possibile assistere all'ncocciata, ovvero alla preparazione tradizionale di questo piatto tradizionale. Sempre a questo piatto è dedicato il "Cous Cous Fest", rassegna internazionale di cultura ed enogastronomia del Mediterraneo con relativa gara gastronomica. Merita di essere vista anche la festa del santo patrono san Vito Martire il 15 giugno, in cui si svolge l'antico gioco dell'antenna a mare, che vede i partecipanti alla gara percorrere una trave di legno lunga 10 metri sospesa sulle onde per raccogliere una bandierina. Non resta che godersi la vacanza, tra feste, cibo sano e meraviglie naturali.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Trapani (70 km). Anche la stazione ferroviaria di riferimento è quella di Trapani. In automobile da Trapani: il lungomare di Trapani-Erice porta direttamente a San Vito attraverso le Strade Provinciali 20 e 18.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da visitare il borgo di Erice, con il suo splendido Castello di Venere. Imperdibile, poi, il belvedere di Castellammare del Golfo.
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