Roma - L’Italia è stata uno dei membri fondatori della International Union of Pure and Applied Chemistry (IUPAC) e partecipa alle sue attività sin dal 1919. La IUPAC è un prestigioso e influente organismo internazionale che raggruppa le società chimiche di più di 60 paesi al mondo. La sua missione è promuovere il progresso delle Scienze Chimiche, anche standardizzando grandezze, nomenclatura e terminologia. Il CNR è per l’Italia l’Istituzione con il ruolo di National Adhering Organization (NAO) a IUPAC e coordina la partecipazione dei chimici italiani alle varie divisioni e commissioni dell’Unione. All’inizio del 2022, si è realizzata una congiuntura unica che non ha precedenti nella storia della IUPAC, grazie alla contemporanea elezione, per il biennio 2022 -2023, di tre ricercatori italiani alla presidenza di tre delle otto divisioni scientifiche dell’Unione. Durante l’Assemblea Generale tenutasi nello scorso agosto, sono stati eletti il Prof. Pierangelo Metrangolo, professore ordinario del Politecnico di Milano, alla guida della Divisione I (Chimica Fisica e Biofisica), il Prof. Roberto Terzano, dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, alla presidenza della Divisione VI (Chimica e Ambiente) e la Prof.ssa Lidia Armelao, Direttore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali del CNR e Docente dell’Università di Padova, a presiedere la Divisione II (Chimica Inorganica). Questo risultato, che posiziona la chimica italiana ai vertici di IUPAC, è certamente di grande rilievo ed è stato ulteriormente valorizzato dall’elezione di un nutrito gruppo di chimici italiani del CNR e dell’Accademia in molte tra le altre posizioni divisionali aperte nel 2020 e valide per il prossimo biennio. Per tali elezioni erano state avanzate dal NAO-CNR candidature di alta qualificazione. (9colonne)
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