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direttore Paolo Pagliaro

LEGACOOP-PROMETEIA: RALLENTA LA RIPRESA, PESA L’INFLAZIONE

Dopo il forte rimbalzo messo a segno nel 2021, l’economia italiana proseguirà su un sentiero di crescita pur con ritmi meno elevati: il PIL è atteso in aumento vicino al 4% nel 2022 e oltre il 2% nel 2023. Sulle tendenze pesano però alcuni nodi da affrontare. A breve termine, un’inflazione più elevata delle attese (a gennaio +4,8% su base annua, il tasso più elevato da 26 anni), trainata essenzialmente dai rincari dell’energia e delle materie prime, che aumenta le pressioni sulle banche centrali, spingendo le politiche monetarie a muoversi in anticipo rispetto alle attese di qualche mese fa, e alimenta il rischio che l’erosione del potere di acquisto delle famiglie rallenti la ripresa, anche se in prospettiva non sono da attendersi nuove fiammate, con un tasso di inflazione che dovrebbe collocarsi nell’intorno del 3.5% nel 2022, ma scendere decisamente verso l’1% nel 2023. A medio termine l’attenzione andrà concentrata sull’impulso che potrà venire da politiche di bilancio di carattere espansivo (con un impatto medio annuo dell’1,3% del PIL nel triennio 2022-2024) e dal PNRR, rispetto al quale è però prevedibile un minore impulso addizionale nei primi anni rispetto a quanto programmato, con un impatto medio annuo di 0,4 punti percentuali sul PIL tra il 2021 e il 2024. Queste, in sintesi, le principali evidenze che si ricavano dal rapporto annuale 2021, realizzato dall’AeraStudi Legacoop e Prometeia, dedicato ad un esame del contesto macroeconomico e degli andamenti delle cooperative aderenti a Legacoop. Riguardo all’inflazione, pur sottolineando come sui mercati internazionali si stia manifestando qualche timido segnale di attenuazione dei prezzi, più marcato per le materie prime industriali ed i metalli, lo studio dedica un focus al mercato del gas naturale, dove i rincari hanno fatto lievitare il prezzo medio di 1 MWh prodotto con questa fonte dai 16,2 Euro (media 2015-2020) ai 95 Euro del gennaio 2022. La tendenza, secondo le previsioni dello studio, è quella di una veloce discesa del prezzo che comunque, a motivo della transizione climatica, resterà più elevato dei livelli pre-crisi.

(© 9Colonne - citare la fonte)