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L’arte del mantovano Claudio Malacarne in mostra a Sarajevo

L’arte del mantovano Claudio Malacarne in mostra a Sarajevo

“La luce si colora”: un inno all’Italia e allo spirito della sua gente nelle quindici opere dell’artista di fama internazionale Claudio Malacarne che, dal 1° giugno, saranno visibile alla Galleria Nazionale di Sarajevo. Malacarne, classe 1956, vive a Mantova, dove ha frequentato l’atelier del maestro Enrico Longfils e dove, nel 1986, ha fatto le sue prime esposizioni, per poi riuscire a imporsi a livello nazionale e internazionale, con mostre a New York, Seul, Germania, Cincinnati, Caraibi. Senza dimenticare Belgio, Austria, Francia e, ultima in ordine di tempo, la Bosnia. “La luce si colora” è una mostra fortemente voluta dall’Ambasciata italiana in territorio bosniaco, come spiega a 9Colonne lo stesso Malacarne: “L’Ambasciatore Marco Di Ruzza in primis ha creduto fortemente in questo progetto, interamente promosso dalla nostra Ambasciata. Con questa mostra, con le mie quindici tele, cercherò di trasmettere l’italianità attraverso la sua parte più spensierata e mediterranea”. L’idea della mostra è nata nel laboratorio mantovano di Malacarne, supportata dall’Ambasciatore Di Ruzza, che è stato “catturato” dai soggetti dell’artista mantovano. Le opere di Malacarne sono opere che prediligono i colori che richiamano la luce, i paesaggi naturali e l’acqua, soggetti spesso estivi e capaci di infondere buonumore e tranquillità. Soprattutto, bellezza. Un elemento necessario per fare da contraltare alla brutalità della guerra che si sta svolgendo in Ucraina in questi mesi; una brutalità ben nota anche alla città di Sarajevo e alla sua storia recente. Ed ecco, quindi, che le opere di Malacarne puntano a essere una sorta di antidoto all’oscurità della guerra, proprio grazie a quella luce che si colora come suggerisce il titolo della mostra: “Questo progetto artistico vuole essere l’esatto opposto della narrazione dei conflitti. Il messaggio che si vuole dare è che esistono connessioni umane profonde e straordinarie che vanno oltre l’odio e la guerra; un messaggio che mi sento di dare attraverso la mia pittura post impressionista. Chi verrà a vedere le mie opere alla Galleria Nazionale di Sarajevo respirerà lo spirito mediterraneo e luminoso che caratterizza noi italiani; l’invito è quello di lasciarsi pacificamente travolgere dall’impatto emotivo che certe opere, specialmente quelle delle tele più grandi, esprimono” sottolinea l’artista. Dopo l’inaugurazione del 1° giugno, la mostra di Malacarne sarà al centro delle celebrazioni dell’Ambasciata italiana per la Festa della Repubblica, rimanendo aperta al pubblico fino al 29 giugno. Dopo Sarajevo, Malacarne si prepara a un altro appuntamento di caratura internazionale: “Siamo nella fase dei ‘lavori in corso’, ma sto preparando per un’importante esposizione a Parigi”. (11 mag- BIG ITALY / FeB)

 

(© 9Colonne - citare la fonte)