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Storytelling delle origini, i segreti per 'raccontare la tua storia' dai Trentini nel Mondo

Storytelling delle origini, i segreti per 'raccontare la tua storia' dai Trentini nel Mondo

Ha preso ufficialmente il via la rassegna “Come raccontare la tua storia”, il ciclo di incontri online promosso dall’Associazione Trentini nel Mondo dedicato allo storytelling delle origini, delle radici, delle comunità. Prima di essere dei buoni narratori è necessario essere dei validi ricercatori: proprio sulla figura del ricercatore si è basato il primo incontro, al quale hanno partecipato il dottor Renato Giacomelli, dell’Archivio Diocesano di Trento e Marco Romano, ricercatore etnografico nonché esperto di biografie. “Noi lavoriamo quotidianamente con la ricerca – ha esordito Giacomelli -  e, in particolare, con i registri parrocchiali, forse gli elementi più importanti per la ricerca genealogica”. In Trentino, infatti, i registri di stato civile sono stati introdotti dall’impero austriaco nel 1784, che ha dato compito ai parroci di tenere i registri della popolazione; una funzione rimasta attiva fino al 1923.

“Certo, poteva capitare che ci fossero parroci poco precisi, infatti sono emersi casi di fratelli con cognomi diversi” racconta il dottor Giacomelli. Nella ricerca, è molto importante anche la documentazione che si ha a casa, punto di partenza per ricostruire la storia famigliare, tra certificati di nascita, morte e matrimonio; poi c’è l’on line, ma è sempre meglio fare controlli incrociati per non incorrere in errori. “E quando la ricerca sul web si arena – precisa Giacomelli – gli archivi come il nostro sono a disposizione. Non possiamo fare veri e propri alberi genealogici, ma se si arriva con già una buona dose di ricerca fatta, possiamo essere molto utili”.

Mentre i collegamenti al canale Youtube dell’Associazione aumentavano, con l’appuntamento che è stato seguito anche dai circoli dei trentini sudamericani di Caxias do Sul, Montevideo, Rio Grande do Sul e Bento Gonçalves, la parola è passata al ricercatore etnografico Marco Romano. “Per scrivere la biografia di una famiglia, fare ricerca sulle sue varie generazioni, bibliografia e documenti sono fondamentali. Così come il racconto orale. Si tratta di una miniera preziosa, al pari degli archivi. Certamente, le fonti orali, specie se arrivano da persone anziane, vanno controllate. Ed ecco che l’archivio diventa un alleato straordinario della ricerca”.

Quali consigli, invece, per gli aspiranti narratori? Secondo Romano le interviste sono il punto principale: “Possono servire anche ore e ore per ricostruire un fatto. L’empatia che si viene a creare è basilare, e quella la si costruisce con il tempo. Non si dimentichi, inoltre, l’importanza del rispettare i silenzi e le emozioni dell’intervistato, avere una buona dose di pazienza, farsi revisionare il testo più volte. E, naturalmente, avere un po’ di umiltà nel raccontare”. Il video con gli interventi di Renato Giacomelli e Marco Romano è disponibile ora sul canale Youtube dell’Associazione Trentini nel Mondo, mentre il prossimo appuntamento di “Come raccontare la tua storia” è in programma in diretta streaming il 24 giugno, con l’evento dal titolo “Storie di famiglia” a cui parteciperà la professoressa Flavia Cristaldi, docente di Migrazioni e Territorio alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. (FeB)

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