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direttore Paolo Pagliaro

“I tempi della pittura”: Guttuso inedito a Varese

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

“I tempi della pittura”: Guttuso inedito a Varese

Si è aperta il 16 giugno ai Musei Civici del Castello di Masnago, a Varese, “I tempi della pittura. Cronografia di alcune opere di Renato Guttuso dipinte a Velate: l'archivio di Nino Marcobi”, la mostra con cui il Comune di Varese vuol far conoscere ulteriori aspetti di Renato Guttuso come uomo e pittore, svelando per la prima volta le fasi di idealizzazione e realizzazione di alcune sue importanti opere grazie all'archivio di Nino Marcobi, amico e uomo di fiducia del Maestro nel suo studio di Velate. L'Archivio Marcobi, che gli eredi hanno recentemente donato al Comune di Varese, consta di un inedito corpus di testi manoscritti giorno per giorno da Marcobi mentre assiste al lavoro e alle attività quotidiane dell'artista, corredati da altrettanto unico e ragguardevole patrimonio di materiali documentari e fotografici, che permette di conoscere l'attività professionale e relazionale di Guttuso a Varese in maniera nuova ed approfondita, non priva di vivaci note ed aneddoti, stimolanti sia per il cultore dell'artista sia per l'appassionato e lo studioso d'arte. Grazie alla registrazione giornaliera dei "diari di bordo" di Marcobi, è possibile seguire lo sviluppo degli studi grafici e la successiva stesura pittorica in progress, con modifiche e ripensamenti, di capolavori di grandi dimensioni realizzati a Velate, quali Giocatori di scopone (1981), Van Gogh porta l'orecchio tagliato al bordello di Arles (1978) e il monumentale telero di Spes contra spem (1982). (red)


PH. Renato Guttuso, La Vucciria, riproduzione del dipinto conservato a Palazzo Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo

A NAPOLI ALLA SCOPERTA DI BATTISTELLO CARACCIOLO
Dallo scorso 9 giugno fino al 2 ottobre il Museo e Real Bosco di Capodimonte ospiterà in sala Causa una mostra monografica a cura di Stefano Causa e Patrizia Piscitello dedicata a Battistello Caracciolo (Napoli, 1578-1635), artista che più di altri ha incarnato gli insegnamenti di Caravaggio, al punto da ottenere la definizione di “patriarca bronzeo dei Caravaggeschi” dallo storico dell’arte e critico Roberto Longhi. L’esposizione nasce dall’idea di Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, con la collaborazione istituzionale di Mario Epifani, direttore del Palazzo Reale di Napoli e di Marta Ragozzino, direttrice regionale Musei Campania. In queste altre due sedi sono presenti opere di Battistello in un percorso espositivo legato alla mostra di Capodimonte, anche attraverso una bigliettazione congiunta per tutta la durata della mostra. In sala Causa al Museo e Real Bosco di Capodimonte sono allestite quasi 80 opere molte delle quali provenienti da istituzioni pubbliche, italiane ed estere, enti ecclesiastici e collezionisti privati. Al Palazzo Reale sarà possibile visitare la sala del Gran Capitano affrescata da Battistello Caracciolo mentre alla Certosa e al Museo di San Martino il percorso di mostra si snoda tra le cappelle dell’Assunta, di San Gennaro, di San Martino e nel Coro della Chiesa, oltre che nelle sale dedicate a Battistello nella galleria del Quarto del Priore. (gci)

A TREVISO ARRIVA L'ITINERANTE "FACE' ARTS"
Fino al 26 giugno a Treviso si terrà la XV edizione di “Face’ Arts”, la collettiva itinerante curata da Mary Sperti che esporrà le opere di 38 artisti provenienti da tutto il mondo alla Casa dei Carraresi - Fondazione Cassamarca di Treviso. Il vernissage è previsto per domani 18 giugno alle 17.00 alla Casa dei Carraresi - Fondazione Cassamarca, seguito dalla performance de “Le corde del Mondo”, gruppo di musica classica del Conservatorio di Venezia. In mostra le opere di: Michele Berlot, Nadia Buroni, Roberto Carnevali, Alessandra Casetta, Costa Sabrina, Laura D'Addezio, Claudia Damm, Ornella de Rosa in arte Dro, Andrea Dubbini, Monica Fardin, Laura Ford Vecchi, Fabio Frabetti, Giorgia Gigi, Hubmann Kniely Elke, Ilaria Ingrosso, Dieter List, Stefano Mariani, Patrizia Palitta, Andrea Pezzile, Liala Polato, Rain, Ivan Cristobal Rojas Roa, Patrizia Martin Rossi, Paolo Santoro, Lucia Serafini, Alessandra Turelli, Biagio Vinella, Ulrich Wolf e Silvia Zaombon. Tra le opere in mostra, anche quelle di sette artisti di Treviso: Monica Graziana Bacilieri, Betty Gobbo, Sonia Ervas, Gianfranco Palmieri, Damson Melissa, Danilo Micheletto e Miroa. Aperte al pubblico anche le due personali di Giulia Cernetig e Chiara Serena. “'Face’ Arts' è sempre alla ricerca di talenti nascosti, per promuovere l’arte contemporanea - sottolinea la curatrice della collettiva, Mary Sperti - La manifestazione artistica è finalizzata alla promozione e valorizzazione delle opere e degli autori, con l’intento di creare un contenitore mobile dove si intrecciano pittura, scultura, fotografia e spesso anche danza, letteratura, performance live e installazioni. Proprio per questo, 'Face’Arts' è un avvenimento totale e totalizzante. Si tiene ogni volta in una regione d’Italia diversa, all’interno di location suggestive e di prestigio”. (gci)

PRATO: GALLERIA SCHEMA COMPIE 50 ANNI
Dallo scorso 11 giugno fino al 9 ottobre il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ricorda il 50° anniversario dalla fondazione di Galleria Schema (1972-1994) di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita del suo fondatore, l'artista Alberto Moretti (1922-2012), con la mostra "Schema 50. Una galleria fra le neo-avanguardie (1972-1994)" a cura di Stefano Pezzato con Raul Dominguez e Desdemona Ventroni. Si tratta della prima mostra museale dedicata all'attività sperimentale di Galleria Schema e all'opera concettuale e antropologica di Alberto Moretti. Si tratta, inoltre, di un progetto conseguente alle recenti esposizioni dedicate all’architettura radicale, di cui Schema è stata una delle casse di risonanza italiane nei primi anni Settanta, che si collega anche alle figure di Mario Mariotti, poliedrico artista fiorentino più volte attivo nella galleria, e di Lara-Vinca Masini, critica attenta a esperienze artistiche indipendenti come quella di Schema, oltreché amica e sodale di Moretti per oltre mezzo secolo, di cui il Centro custodisce entrambi gli archivi. In occasione dell'inaugurazione, avvenuta il 10 giugno, il museo ha presentato anche i due progetti vincitori della IX edizione dell'Italian Council 2020: la videoinstallazione monocanale "ZWEI (due)" di Christian Niccoli e il progetto "Altri venti - Ostro" di Bruna Esposito. L'11 giugno, invece, si è svolta invece l'inaugurazione della mostra curata da Camilla Mozzato "Namsal Siedlecki. Mvah Cha" presso il Cassero di Prato, che si concluderà il 28 agosto, che espone le sculture in bronzo realizzate da Namsal Siedlecki nel 2019 durante un periodo di residenza a Kathmandu. (gci)

IN ARRIVO LA TERZA EDIZIONE DI "SENTIERI D'ARTE"
Dopo il successo delle prime due edizioni, quest’estate la rassegna "Sentieri d’arte", a cura di Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli, espande il suo raggio d’azione dal Veneto alla Lombardia con due esposizioni: "I giardini di Artemide" organizzata da Associazione Controcorrente, Regole d’Ampezzo e Liceo Artistico Rimoldi di Cortina, sulle Dolomiti Ampezzane di Cortina d’Ampezzo (BL), include gli interventi di Margherita Morgantin e Italo Zuffi più quelli già presenti di T-yong Chung (23 luglio-3 novembre); "Polline" organizzata da Lanzo Intelvi 1868 in collaborazione con Comunità Montana Lario Intelvese, ERSAF, Fondazione Karl Schmid, Consorzio Forestale Lario Intelvese, Comune di Centro Valle Intelvi, Museo e Giardino Botanico Villa Carlotta con il supporto di Associazione Cerchiostella, nei comuni di Centro e Alta Valle Intelvi (CO) sulle Prealpi lombarde, vedrà gli interventi site-specific di Simone Berti, Caretto-Spagna e Jonathan Vivacqua (6 agosto-20 novembre). Le due mostre nascono in differenti ambiti geografici, storici e naturalistici, ma sono accomunate dall’intento di realizzare percorsi artistici organici integrati al paesaggio e in grado di dialogare con le istanze culturali legate al territorio. (gci)

A MILANO UNA RETROSPETTIVA DEDICATA A ELLIOTT ERWITT
Dallo scorso 27 maggio fino al 16 ottobre, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospiterà una retrospettiva curata da Biba Giacchetti e dedicata a Elliott Erwitt (Parigi, 1928), uno dei più importanti fotografi del Novecento, dal titolo "100 fotografie", organizzata dal Museo in collaborazione con SudEst57, col patrocinio del comune di Milano e come sponsor Crédit Agricole. L’esposizione celebra uno dei più importanti fotografi del Novecento attraverso un’ampia selezione di cento suoi scatti più famosi in bianco e nero e a colori, da quelli ironici e surreali a quelli romantici, dai ritratti delle celebrità e dei bambini alle immagini dei viaggi e delle metropoli. Il percorso espositivo ripercorre l’intera carriera dell’autore americano e offre uno spaccato della storia e del costume del '900, attraverso la sua tipica ironia, pervasa da una vena surreale e romantica, che lo ha identificato come il fotografo della commedia umana. Grande ritrattista, Erwitt ha immortalato numerose personalità che hanno caratterizzato la storia del XX secolo, dai padri della rivoluzione cubana, Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, ai presidenti americani che ha fotografato dagli anni cinquanta fino a oggi con una particolare predilezione per J.F. Kennedy che stimava. “Anche quest’anno - dichiara Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano Carlo Maria Martini - il Museo Diocesano propone per il periodo estivo una mostra di fotografia, aprendosi alla città anche in orario serale e offrendo nel gradevole spazio del chiostro diverse attività culturali”. “Le sale del museo - prosegue Nadia Righi - accolgono una importante retrospettiva dedicata a Elliott Erwitt, uno dei più straordinari fotografi, ancora vivente, del quale presentiamo le immagini più iconiche affiancate ad altre meno note, sia in bianco e nero che a colori. Tanti sono i temi toccati da Erwitt nel corso della sua lunga carriera: i ritratti di importanti personaggi del mondo della politica o dello spettacolo, i grandi fatti della storia, i bambini, i reportage di viaggio, ma anche la propria famiglia. Egli guarda sempre alla realtà, da quella più nota a quella più intima e personale, con uno sguardo curioso, talvolta con una sottile e delicata ironia che rende i suoi scatti sempre affascinanti e capaci di portare nuove riflessioni”. (gci)

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