Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Roma: il Tibet nelle opere di Han Yuchen

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Roma: il Tibet nelle opere di Han Yuchen

Dal 14 luglio, e per la prima volta nella Capitale, Palazzo Bonaparte ospita un’ampia retrospettiva dedicata al grande Maestro della pittura a olio della Cina contemporanea Han Yuchen. Il Tibet, la sua gente, i suoi paesaggi, la sua anima. Un’immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet, il “Tetto del mondo”, ma anche una galleria di ritratti di chi quell’immenso altopiano lo vive. La mostra “Han Yuchen. Tibet, splendore e purezza” testimonia – attraverso un percorso di circa 40 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, divise in tre sezioni (Paesaggi, Ritratti e Spiritualità) - il profondo legame morale e spirituale che unisce la famosa regione autonoma della Cina all’insigne pittore cinese Han Yuchen. Con il patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, l’esposizione HAN YUCHEN. Tibet, splendore e purezza è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con Segni d’arte, ed è curata da Nicolina Bianchi e Gabriele Simongini, con catalogo Skira. (red)

"ISGRO' CANCELLA BRIXIA": EMILIO ISGRO' IN MOSTRA A BRESCIA

Dallo scorso 23 giugno fino all'8 gennaio 2023 si terrà a Brescia la mostra "Isgrò cancella Brixia" con opere di Emilio Isgrò, su curatela di Marco Bazzini, diffusa tra Brixia - Parco archeologico di Brescia romana, Museo di Santa Giulia con il Chiostro rinascimentale, il museo Capitolium, il Teatro Romano e la stazione metropolitana FS. Il progetto espositivo è prodotto da Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia in collaborazione con Archivio Emilio Isgrò, Arte Sella, Centro Teatrale Bresciano e Gruppo Brescia Mobilità. L'evento vuole condurre la città all’appuntamento della Capitale della Cultura 2023 e si compone di lavori originali allestiti negli spazi del Museo di Santa Giulia, installazioni monumentali presso il Chiostro rinascimentale del museo, il Capitolium e il Teatro al Parco archeologico e la stazione della metropolitana FS, oltre alla messa in scena di un dramma autografo nel Teatro Romano. Il percorso espositivo copre idealmente lo spazio monumentale del Corridoio Unesco, un progetto che sarà completato nel periodo di apertura della mostra e che prevede la realizzazione di un unico maestoso itinerario di visita, che si snoda all’interno degli spazi di Brixia - Parco archeologico di Brescia romana fino al Museo di Santa Giulia. Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) è il padre indiscusso della cancellatura, un atto che cominciò a sperimentare nei primi anni Sessanta e che ancora oggi mantiene la stessa vivacità e audacia creativa. È, infatti, il 1964 quando l’autore inizia a realizzare le prime opere intervenendo su testi, in particolare le pagine dei libri, coprendone manualmente una grande parte sotto griglie pittoriche. Partecipa alla Biennale di Venezia del 1972, 1978, 1986 e del 1993, quest’ultima con una sala personale. “È con immenso piacere e orgoglio che accogliamo, ancora una volta, le opere di Emilio Isgrò - dichiara il sindaco Emilio del Bono - Attraverso questo grande progetto espositivo, che toccherà il cuore della nostra storia, Brescia non solo sarà arricchita di nuove opere d’arte ma verrà quasi presa per mano e accompagnata verso il 2023, anno in cui riceverà il titolo di Capitale Italiana della Cultura insieme a Bergamo. Non posso quindi che ringraziare il maestro Isgrò per la generosità e l’affetto che dimostra nei confronti della nostra città”. (gci)

"MANTRA": OMAR GALLIANI A REGGIO EMILIA

Dallo scorso 24 giugno fino al 30 settembre la galleria Phidias Antiques di Reggio Emilia ospiterà la mostra "Omar Galliani. Mantra", un approfondimento dedicato ad Omar Galliani e alle opere della serie "Mantra", esposte nei più importanti musei d'arte contemporanea italiani ed internazionali. Il percorso espositivo comprende circa 30 lavori su tavola, realizzati prevalentemente a matita nera e foglia d'oro, che caratterizzano la produzione dell'artista dalla fine degli anni Novanta ad oggi, tra i quali numerosi inediti. Tra le opere storiche, sarà presentata anche una recente acquisizione della Galleria: "L'esitazione di Pan" (1983), un dipinto ad olio su tela di dimensioni museali che evidenzia il rapporto dell'artista con il mito. L'opera era stata esposta alla XLI Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia, nell'ambito della mostra "Arte allo specchio" curata da Maurizio Calvesi, alla quale Galliani era stato invitato a partecipare con una sala personale. (gci)

GUBBIO CELEBRA FEDERICO DA MONTEFELTRO

Dallo scorso 20 giugno fino al 2 ottobre si svolgerà a Gubbio, nelle tre location di Palazzo Ducale, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, la mostra “Lì è tucto el core nostro et tucta l’anima nostra” per celebrare i 600 anni dalla nascita del duca Federico da Montefeltro, curata da Francesco Paolo Di Teodoro, Lucia Bertolini, Patrizia Castelli e Fulvio Cervini. La mostra è promossa dal Comitato nazionale per la celebrazione del sesto centenario della nascita di Federico da Montefeltro, Direzione Regionale Musei Umbria, comune di Gubbio, Diocesi di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio, Palazzo dei Consoli e Museo Diocesano, con il contributo della regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con Gubbio Cultura e Multiservizi e Festival del Medioevo, con l’organizzazione affidata a Maggioli Cultura. Per l'occasione sono state esposte oltre 260 opere con prestiti anche eccezionali: libri, dipinti, documenti, medaglie, monete, armi, armature, sculture e arredi per scoprire il celebre personaggio nato a Gubbio nel 1422. Un prestito eccezionale viene dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, che conserva l’intera biblioteca di Federico e dei suoi successori: giungono infatti ben 15 manoscritti (tra essi solo due facsimili) che si possono ammirare distribuiti fra le tre sedi. La mostra ripercorre i momenti gloriosi vissuti dalla città di Federico e del figlio Guidubaldo, l’ultimo dei Montefeltro, in un arco temporale di un secolo di storia dalla nascita del duca nel 1422 alla morte di Guidubaldo nel 1508. Il titolo della mostra riporta le parole dello stesso duca Federico in una sua lettera del 1446, indirizzata al Gonfaloniere e ai Consoli di Gubbio, in cui esprime l’affetto e la massima intensità dei suoi sentimenti per la città umbra. (gci)

A BIELLA LA PERSONALE DI DANIELE BASSO IN DIALOGO COL SANTUARIO DI OROPA

Fino al 18 settembre, il sito UNESCO del Santuario di Oropa a Biella ospiterà la personale "Le pieghe dell’anima" con opere di Daniele Basso, a cura di Irene Finiguerra su progetto del Santuario di Oropa, in collaborazione con BI-BOx - APS ed E20Progetti, con il patrocinio di Prefettura di Biella, Città di Biella e Biella Città Creativa Unesco, col contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. I visitatori troveranno esposte nove opere, in un percorso che coinvolge lo spazio all’aperto e altre parti che verranno aperte al pubblico in occasione della mostra. L’artista indagherà i luoghi nascosti dello spirito umano, attraverso una serie di sculture in acciaio a specchio lucidato a mano, alcune delle quali superano i tre metri di altezza. La mostra di Basso, inoltre, avvicina Oropa alla città di Biella, dove prosegue in varie sedi: nel Palazzo del Governo (Prefettura) con l’esposizione di "Bimbo Faber", opera realizzata nel 2019 per il 50° anniversario di CNA Biella; in Biblioteca Civica e presso il Museo del Territorio Biellese con le opere "Aureo" e "Aureo jr", opere nate nel 2016 quale simbolo di Officina della Scrittura - Museo del Segno e della Scrittura di Torino; nel cortile interno di Palazzo Ferrero l’opera "Hic Sunt Leones", mai esposta prima; e infine a Palazzo Gromo Losa, nel percorso di visita della nuova installazione multimediale interattiva “Porta di accesso al Piazzo”, le opere della serie "Ironman Frame", mai esposte prima, frammenti non finiti della scultura "Ironman" ispirata al supereroe Marvel. Nato nel 1975, Daniele Basso è noto per i lavori in metallo lucidato a specchio. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale d'Arte di Venezia. “È un onore per me poter presentare il mio lavoro a Biella, e ancora di più qui ad Oropa, luogo per me del cuore, carico di profonda spiritualità - commenta l’artista Daniele Basso - Dopo Lajatico e piazza dei Priori a Volterra, una mostra che è tutta incentrata sul dialogo. Il dialogo profondo e spesso difficile con noi stessi, con le nostre aspirazioni e le nostre paure. Ma anche il dialogo dell’arte coi luoghi e il territorio che la ospita. Il dialogo di Oropa con Biella, unite nello stesso evento. Ed infine il dialogo ininterrotto di tutti, col desiderio di andare oltre la superficie delle cose, fin dentro alle pieghe dell’anima, verso l’essenza della vita stessa. Dove meglio di Oropa per ritrovare noi stessi”. (gci)

TORNA IN TUTTA ITALIA "UNA BOCCATA D'ARTE"

Dallo scorso 25 giugno fino al 18 settembre torna in tutta Italia "Una Boccata d’Arte" con la terza edizione, che vedrà 20 artisti ospitati in 20 borghi di 20 differenti regioni, un progetto di Fondazione Elpis realizzato in collaborazione con Galleria Continua e la partecipazione di Threes Productions. Le installazioni realizzate contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai principali flussi turistici e dai circuiti dell’arte, e invitano a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e angoli di bellezza in tutta Italia. Gli artisti e i borghi sono i seguenti: Antonio Della Guardia a Morgex (AO); Natalia Trejbalova a Neive (CN); Alice Ronchi a Montemarcello, frazione di Ameglia (SP); Alina Kleytman a Cigognola (PV); Giulia Mangoni a San Lorenzo Dorsino (TN); Lucia Cantò a Malamocco, frazione di Venezia (VE); Riccardo Benassi a Pesariis, frazione di Prato Carnico (UD); Diana Policarpo a Montegridolfo (RN); Serhiy Horobets a Sorano (GR); Luis Lopez-Chavez a Panicale (PG); Eva Marisaldi a San Costanzo (PU); Dessislava Madanska a Fumone (FR); Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni (CH); Tommaso Spazzini Villa a Castropignano (CB); Fabrizio Bellomo ad Albori, frazione di Vietri sul Mare (SA); Simone Bacco a Spinazzola (BT); Hanne Lippard a Grottole (MT); Anna Zvyagintseva a San Donato di Ninea (CS); Isaac Chong Wai a Castiglione di Sicilia (CT); Ludovica Carbotta ad Aggius (SS). “Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso, di respiro nazionale e di partecipazione collettiva alla bellezza e alla cultura che, dalla sua nascita in piena pandemia, ha saputo progressivamente consolidare la propria vocazione iniziale di incoraggiamento alle comunità locali e al mondo dell'arte, fino a riunire oggi una vera e propria rete di artisti, curatori, associazioni e realtà locali che si ingrandisce anno dopo anno - spiega Marina Nissim, presidente di Fondazione Elpis - Un dialogo che dall’Italia apre sempre più lo sguardo anche all'attuale situazione internazionale, con il coinvolgimento di numerosi artisti stranieri per questa terza edizione in avvio”. (gci)

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