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CALENDA: IO CON RENZI?
NON E’ COSI’ SCONTATO

Intervistato da Repubblica, Carlo Calenda non dà per già fatto l’accordo con Mattei Renzi. “Ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è né scontato né banale” afferma il leader di Azione sottolineando che “con Renzi ci sono rapporti deteriorati nel tempo, ci unisce una consonanza programmatica e ci dividono alcune scelte. Non avrei mai fatto un accordo di governo con i 5S”. In caso di accordo, lista unica o liste in coalizione? “Preferisco la seconda ipotesi”. Cosa farebbe Calenda nei primi 100 giorni a Palazzo Chigi che Fratoianni e Bonelli non le avrebbero fatto fare? “Procedure d'urgenza per costruire i due rigassificatori, anche militarizzando i siti, riforma del reddito di cittadinanza, cancellazione del bonus 110% sostituito con una legge sull'efficientamento energetico, vendita dell'Ilva di Taranto e introduzione del salario minimo, ma su questo saremmo stati d'accordo. Con loro non avrei potuto mantenere la linea di politica internazionale”. La destra invece manterrà la linea? “Meloni, dovesse vincere, farà fatica a trovare un leader europeo che le stringa la mano, sottovaluta il passato del suo partito. Non che io pensi che lei sia fascista, ma in Europa non aver mai pronunciato parole vere di condanna per il regime non è questione sottovalutata come da noi”. (9 AGO - red)

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