Nelle città più importanti del mondo, accanto ai Consolati e alle Ambasciate, operano gli Istituti Italiani di Cultura con l’obiettivo di diffondere la cultura italiana attraverso incontri, iniziative culturali o corsi di lingua. Anche in Indonesia, a Jakarta, si trova uno di questi IIC, guidato da Maria Battaglia. Dialogando con 9colonne, la direttrice racconta quali sono le caratteristiche dell’emigrazione italiana nel Paese e spiega quali sono le eccellenze italiane più amate in Indonesia.
Direttrice Maria Battaglia, lei lavora all’Istituto Italiano di cultura di Jakarta e rappresenta la parte bella dell’Italia, la cultura. Che strumento ha in mano?
“Sono molto felice e lieta di questa importante missione a Jakarta. L’Indonesia è un paese bellissimo, vasto, con una popolazione numerosissima, ma vario sotto tutti gli aspetti, linguistici e culturali. È una sfida che ho accettato con gioia. Per fare questo lavoro poi occorre passione, motivazione, curiosità verso l’altro e molta empatia. Sono doti imprescindibili al di là delle competenze che tutti noi dobbiamo avere”.
La comunità italiana a Jakarta è particolare. Che caratteristiche ha?
“La comunità italiana è molto attiva, con diverse persone che risiedono per motivi di lavoro, impegnati nelle imprese e nelle industrie, oltre che nelle attività di eccellenza, tra le quali vi è, per esempio, la cucina. Ci sono molti chef famosi che hanno qui la loro attività e che fanno onore alla gastronomia italiana. Inoltre, anche il design è particolarmente apprezzato dagli indonesiani, come del resto in tutto il mondo. È una comunità dinamica, che si è inserita nel territorio”.
Nella programmazione dell’Istituto, si rivolge solo alla comunità italiana o punta ad avvicinare anche i rappresentanti delle altre nazioni?
“Naturalmente la nostra attività culturale, che riguarda sia la promozione e la diffusione della lingua italiana, attraverso i corsi, che della cultura, hanno come obiettivi entrambi i nostri interlocutori: i nostri connazionali e il pubblico indonesiano, oltre a quello straniero, che vive a Jakarta. I nostri referenti sono vari e cerchiamo di proporre degli eventi che possano essere d’interesse e d’impatto sul pubblico”.
Quali sono i settori che l’Italia è più in grado di “vendere” all’estero?
“L’Italia, il Made in Italy e la cultura sono apprezzati e riconosciuti e noi ne siamo veramente fieri e orgogliosi. La nostra Direzione generale della diplomazia pubblica e culturale sta facendo un lavoro enorme, insieme alle Ambasciate e ai Consolati, proprio per dare una proiezione dell’Italia varia e diversa. La nostra missione è anche quella di conoscere il territorio in cui operiamo e ci interfacciamo con gli altri, con la storia e la tradizione del paese in cui operiamo. Questo è fondamentale, perché siamo lì in quel paese per incontrarci, per scambiare, condividere esperienze e storie, magari comuni nel passato, e quindi progredire insieme e costruire ponti di fratellanza, di unione, pur nella diversità. Poi è naturalmente bello promuovere la nostra arte, il nostro design, il cinema e altre caratteristiche, come la gastronomia”. (Sab - 5 ott)