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direttore Paolo Pagliaro

Cattive notizie
dall’Antartide

di Paolo Pagliaro

 Nella base italiana Mario Zucchelli in Antartide abbiamo un problema. Il ghiaccio marino si è talmente ridotto da rendere inagibile l’area dove di solito viene tracciata la pista per l’atterraggio degli Hercules C-130 che trasportano personale e materiali. Per la prima volta lo spessore del ghiaccio è sceso intorno ai 120 centimetri contro una media che normalmente è di circa 2 metri.In queste condizioni è impossibile operare e gli italiani  hanno dovuto chiedere ospitalità alla base americana di McMurdo, che si trova  a 350 chilometri di distanza. Nella stazione scientifica in Antartide lavorano un’ottantina di ricercatori del Cnr e dell’Enea.  I laboratori sono attrezzati per analisi chimiche, biologiche, geologiche e la stazione dispone anche di un acquario. Alla comunità scientifica gli italiani mettono a disposizione i dati ricavati da  un osservatorio astronomico e da altri osservatori permanenti per lo studio del magnetismo terrestre, della ionosfera, dei movimenti sismici, delle maree, dei riferimenti geodetici e delle variabili meteorologiche. Ora il problema non è solo lo spessore del ghiaccio marino, ma anche la forte riduzione della sua estensione, diminuita del 3 per cento dal 2017 ad oggi. All’origine di questo fenomeni – spiegano i climatologi della base italiana  - ci sono prolungati episodi di vento forte e le anomale ondate di calore, che sono sempre più frequenti. e fanno sì che i poli  si stiano riscaldando più velocemente rispetto a qualunque altro posto del pianeta. 

 

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