Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

In Ucraina
d’inverno

di Paolo Pagliaro

Nel mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza dice Papa Francesco, che ci vede sempre più assuefatti ai conflitti e agli orrori. Si tratti di migranti che affogano davanti alle nostre coste, di ragazzi impiccati e donne violate in Iran, o di quello scampolo di guerra mondiale che si combatte da mesi in Ucraina, ormai tutto finisce nelle pagine interne.
Eppure, per restare all’Ucraina, con l’arrivo dell’inverno sta diventando, se possibile, ancor più drammatica la situazione di milioni di persone. Dopo il fallimento della cosiddetta “operazione militare speciale” il Cremlino è passato alla devastazione sistematica della rete energetica, quindi alla guerra aperta ai civili, per privarli della possibilità di sopravvivere alla stagione del gelo. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme per l’impatto che le interruzioni di corrente stanno avendo sulle infrastrutture essenziali, in primo luogo gli ospedali. L’allarme è tato raccolto dall'Unione Europea e da oltre 40 governi che domani si riuniscono a Parigi per organizzare il sostegno alla popolazione civile.
Una rappresentazione di ciò che sta accaadendo ai confini orientali dell’Europa viene propposta in questi giorni da un romanzo dove in realtà non c’è finzione. Si intiola Assedio, e narra ciò che è accaduto a Mariùpol, la città simbolo della resistenza ucraina. Lo ha scritto per Solferino Andrea Nicastro, inviato speciale del «Corriere della Sera». Di alcuni fatti Nicastro è stato testimone diretto, su altri ha raccolto centinaia di storie, impressioni, frammenti di chi usciva vivo durante e dopo quegli ottantadue infiniti giorni di assedio medievale. La forma del romanzo, invece che del reportage, ha permesso di mescolare facce e vite, sommarle, dividerle, dare loro consistenza. Un libro contro il rischio dell’assuefazione.

(© 9Colonne - citare la fonte)