di Paolo Pagliaro
E’ un giudizio in chiaroscuro quello degli italiani sulla manovra economica del Governo Meloni: per il 12% segna un cambio di passo positivo; il 35% dà un giudizio nel complesso favorevole, ritenendo che sia il massimo fattibile viste le poche risorse disponibili. 4 cittadini su 10 la ritengono invece deludente. È quanto emerge dall’indagine realizzata nelle ultime 24 ore dall’Istituto Demopolis.
C’è un ampio consenso, del 71%, sulla scelta di destinare il principale stanziamento della legge di bilancio, circa 21 miliardi sui 35 complessivi, alle misure per imprese e famiglie contro il caro bollette. Di segno diverso l’opinione dei cittadini sull’innalzamento del tetto per l’uso del contante da 2 a 5 mila euro: per appena il 38% è una decisione opportuna, mentre la maggioranza assoluta la boccia. 3 italiani su 4 dichiarano invece di apprezzare la riduzione di 2 punti del cuneo fiscale sulle buste paga dei lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 35 mila Euro, e di 3 punti per i redditi sotto i 25 mila Euro. Molto largo, nel sondaggio Demopolis, risulta il consenso dei cittadini all’innalzamento delle pensioni minime a 600 Euro per gli over 75: lo condivide il 68%. La maggioranza relativa degli italiani non condivide invece la rottamazione delle cartelle esattoriali e neppure l’estensione della flat tax. L’ l’Istituto diretto da Pietro Vento evidenzia infine una estrema polarizzazione politica nel giudizio sulla legge di bilancio, ampiamente promossa dagli elettori dei partiti di governo e altrettanto plebiscitariamente bocciata dagli altri.