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“I Act”: giovani in prima linea per il clima

“I Act”: giovani in prima linea per il clima

I giovani e il clima. Un duo indissolubile da quando il cambiamento climatico e la lotta per salvare il pianeta sono entrati nel dibattito globale. Le nuove generazioni sono quelle che vedono più a rischio il loro futuro, perciò chi meglio di questa nuova generazione per portare avanti la battaglia per salvare il pianeta? È il tema principale del progetto “I Act (Italy&IRENA Action for Climate Toolkit) - Inspiring young leaders”, un evento dedicato alla memoria del divulgatore scientifico Piero Angela, scomparso lo scorso agosto. Il progetto, una collaborazione tra l’agenzia IRENA (International Renewable Energy Agency) per le energie rinnovabili e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), sostiene i giovani di tutto il mondo con l’intento di formare i nuovi leader nel campo del dibattito ambientale. Durante il lancio del progetto, avvenuto oggi alla Farnesina, Alberto Angela, figlio del compianto Piero, ha ricordato come incontri come questi “uniscono due elementi fondamentali per cercare di trovare una luce nel futuro: la saggezza del passato e l’entusiasmo, la preparazione e la voglia di agire di chi è giovane”. Mettere sul tavolo esperienza delle vecchie generazioni ed entusiasmo delle nuove renderebbe possibile, secondo il divulgatore scientifico, “trovare la rotta giusta” in un oceano impervio come quello che riguarda l’ambiente. Un argomento rilevante nel dibattito globale e che “dovrebbe entrare a pieno anche nel dibattito politico mondiale”. Lo ha ricordato nel suo intervento Pasquale Ferrara, direttore generale per gli Affari Politici del MAECI, spiegando come la sovranità “dovrebbe tenere conto del contesto ambientale”, dal momento che la Terra è “patria comune dell’umanità”.
Tanti i giovani che hanno aderito alle varie iniziative per la tutela del pianeta, come i diversi ragazzi presenti alla conferenza di oggi alla Farnesina. Una generazione ispirata dai programmi divulgativi di Piero Angela e un progetto, quello di “I Act”, che rispecchia il lavoro della sua vita: portare la scienza dentro le case degli italiani e avvicinare i giovani al mondo scientifico, troppe volte considerato “troppo complesso per essere compreso”, stando alle parole di Rosanna Pastore, vice direttore vicario della Direzione Cultura ed Educational della RAI. Idea di Piero Angela era, infatti, “preparare e insegnare ai giovani temi strategici per il futuro”, soprattutto dal momento che energia e cambiamento climatico sono stati un “filo rosso” che raccoglie la sua opera. “I Act” si propone di “formare i nuovi leader nell’ambito della transizione energetica e nella lotta al cambiamento climatico”, come ha ricordato Ettore Francesco Sequi, segretario generale del MAECI. Questi giovani, poi, “trasferiranno le competenze acquisite ad altri giovani in altri paesi”. Una prospettiva, quella di formazione e divulgazione, che convince anche Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, perché per produrre un cambiamento è necessario un “grande movimento di opinione pubblica” ed è a questo che i giovani, coloro che vedono il loro “futuro estremamente a rischio”, devono puntare per salvare il Pianeta. (nog – 19 dic)

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