Muro Lucano, in provincia di Potenza, è noto come "borgo presepe" per la struttura urbanistica costruita su uno sperone di roccia calcarea, in cui appare in tutta la sua fiabesca e suggestiva bellezza. A fare da sfondo è lo scenario naturalistico della valle del Marmo Platano, dove secondo la leggenda è stata combattuta la leggendaria battaglia tra Annibale e Marcello, nel 210 a.C., proprio lì dove sono stati rinvenuti i resti di mura megalitiche e i ruderi di un monastero basiliano. Il primo centro abitato probabilmente fu il municipio romano di Numistro, mentre al termine del dominio romano si sono succedute diverse dominazioni: dai longobardi ai normanni, sotto i quali (1050) il borgo venne eretto a sede di diocesi, seguiti dalla presenza angioina e poi aragonese. Tra i vicoli storia e religione s'intrecciano, in questo paese che ha dato i natali a San Gerardo Maiella (Muro Lucano, 1726 - Materdomini, 1755), patrono della Basilicata, e dove ha trovato la morte nel 1382, all'interno del castello, la Regina Giovanna I di Napoli. Nel suo centro storico si riflettono le varie fasi storiche che lo hanno attraversato, dal quartiere Pianello, il più antico e in cui sopravvive l'influenza romana, al punto più alto, dove forte è l'impronta medievale testimoniata dal monumentale castello del IX secolo. Nel rione Pianello, il più antico del borgo, si trova la casa natale (1726) di San Gerardo Maiella, nel tempo trasformata in una casa-cappella a lui dedicata. Tra gli altri luoghi che ricostruiscono l'infanzia del santo e ne mantengono vivo il ricordo si distingue la chiesa della Madonna di Capodigiano (XII-XIII secolo), che, secondo una leggenda, il santo da bambino raggiungeva per venerare la statua della Vergine. Per quanto riguarda il patrimonio religioso, interessanti sono il convento di Sant'Antonio, con annessa chiesa di Sant'Andrea Apostolo (XV secolo), la chiesa di San Marco Evangelista (XVI secolo), la chiesa della Madonna del Soccorso (XVII secolo) e la chiesa della Madonna della Neve (XVI secolo). Attigua al castello medievale svetta la Cattedrale di San Nicola risalente ai secoli XII e XIII che, a causa di numerosi terremoti, ha subito vari interventi di restauro che ne hanno mutato l'originario aspetto di chiesa rupestre. Il ruolo di conservare le radici culturali, in virtù dello stretto rapporto degli abitanti con le tradizioni religiose, spetta a religione e cucina tradizionale. Nel primo caso, spicca la festa patronale dedicata a San Gerardo Maiella a inizio settembre, un momento molto atteso nel borgo, mentre nel secondo caso vale la pena partecipare alla Sagra della Patata di Montagna, che si tiene a metà settembre. In entrambi i casi, l'occasione è perfetta per assaggiare i sapori che arricchiscono le tavole delle case di Muro Lucano, il cui protagonista è il tartufo, il cosiddetto "diamante" della cucina lucana. Sono da assaggiare anche lagane e fagioli, cavatelli con la mollica e tagliolini con il latte, acquasale, patate e fagioli, dolci con le castagne e la "cuccia" a base di legumi e granturco. In conclusione della visita, vale la pena esplorare il territorio di Muro Lucano, tra paesaggi affascinanti, grotte note anche in dialetto come "vucculi", cioè "botole" o "nascondigli", e siti archeologici nella vallata, come in località Raia S. Basilio dove sorgeva l'antica Numistro, le cui tracce sono raccolte nel Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano nell'ex seminario vescovile.
COME ARRIVARE: Gli aeroporti di riferimento sono quelli di Napoli e Bari, mentre le stazioni ferroviarie sono quelle di Melfi (29 km) e Potenza (30 km), dalle quali si prosegue in bus. In automobile da Roma: prendere A24, seguire A1/E45, A30, A2/E45 ed E847 in direzione di SP 94 a Vietri di Potenza, uscire verso SS 94, continuare su SS 7 in direzione di Muro Lucano.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per chi cerca trekking e natura, c'è il Parco Regionale Monti Picentini. Tra i borghi vicini da vedere, meritano la visita San Fele e Melfi.
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