di Paolo Pagliaro
“Brevi cenni sull’universo” è il titolo pretenzioso che, diceva Gamsci, nessun giornale dovrebbe mai pubblicare. Oggi però si potrebbe fare un’eccezione per il dossier – on line da stamane con il titolo “Geo-demografia” - che ci racconta in sintesi come sta cambiando il mondo e cosa ci aspetta nel prossimo futuro. Nato dalla collaborazione tra le riviste Neodemos e Limes, il rapporto ricorda ad esempio che l’anno scorso la popolazione del pianeta ha tagliato il traguardo degli otto miliardi mentre quest’anno sono attese altre due importanti novità. La prima è che la popolazione cinese, toccata la punta più alta della sua crescita secolare, comincerà a scendere. La seconda è che in questo 2023 la Cina cederà all’India il primato di paese più popoloso del mondo.
Nei 22 capitoli del dossier, sono tra l’altro citati gli studi che non lasciano dubbi sull’origine umana del riscaldamento globale, e si quantifica la probabile esplosione delle migrazioni climatiche. Ma sulle migrazioni regna la confusione e l’incertezza di sempre: gli stati e le istituzioni internazionali non vogliono bruciarsi maneggiando il tizzone ardente delle politiche migratorie.
E’ impressionante anche il capitolo sulle prossime conseguenze della bassa fecondità in un’Europa ricca e protetta, che ha il 10% della popolazione mondiale, produce il 20% del PIL e spende, per il suo welfare, il 50% di ciò viene stanziato da tutti i paesi del pianeta. Uno status che ora è minacciato dalla crescita della popolazione anziana e dalla scarsità di giovani, problema destinato farsi sentire soprattutto in Italia. Per essere dei brevi cenni sull’universo, quelli contenuti nel dossier sono assai precisi e di grande attualità.