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UCRAINA, CAMPORINI:
GUERRA PER ALTRI 2 ANNI

“Al di là delle dichiarazioni roboanti di Mosca, le cose attualmente sono abbastanza stabili. Non ci sono grossi movimenti. Putin sta cercando in tutti i modi di ottenere qualche successo tattico per potersi presentare alla sua opinione pubblica non sulla difensiva, ma non vedo grossi mutamenti sul fronte e neanche dal punto di vista politico. Non c'è nessuna escalation in corso. C'è semplicemente la preparazione delle truppe, che avviene sia da parte ucraina sia da quella russa, per quello che potrebbe accadere in primavera”. Lo afferma il generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato Maggiore della Difesa ed oggi consigliere scientifico dell’Istituto affari internazionali, in una intervista a Il Riformista. E sostiene che “siamo ad una guerra di logoramento e di lunga durata. Anche se si potrebbe verificare la sospensione delle operazioni belliche propriamente dette. E’ la cosiddetta ‘sindrome’ o ‘modello’ coreano. Sarebbe comunque una pessima soluzione perché vorrebbe dire avere l'ennesimo conflitto congelato all'interno del perimetro europeo”. Evidenzia che “Putin non solo non ha l'intenzione ma credo che a questo punto non abbia nemmeno più la possibilità di fermarsi. Perché se si ferma è politicamente perduto. La lotta di potere al Cremlino è sotterranea ma c'è, basta vedere gli atteggiamenti e le esternazioni di Prigozhin e di altri personaggi che lamentano una mancanza di energia da parte del presidente russo. Putin non può fermarsi. Il che significa che dobbiamo aspettarci che la guerra duri ancora. Un anno e mezzo, due anni, sono tempi realistici”. (4 FEB – REDM)

 

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